tag:blogger.com,1999:blog-18087009108565455102024-03-05T20:41:37.552-08:00Consigli per le mamme Neonati Crescita Bambini Prima InfanziaConsigli ed informazioni per le mamme e per la giusta crescita dei bambiniFrancesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.comBlogger78125tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-37540240495292452082012-10-05T03:23:00.000-07:002012-10-05T03:23:32.436-07:00Yoga Pre-parto<br />
<b>Lo yoga pre-parto</b>: un percorso di esercizi pre-parto che si giova delle conoscenze di una disciplina millenaria e attenta alla persona in ogni suo aspetto come lo yoga. E' un sistema per affrontare in modo ottimale i mesi della gravidanza.<br />
Grazie ad insegnamenti provenienti direttamente dalla disciplina dello yoga si segue un percorso integrato che insegna alla donna in gravidanza come vivere serenamente i cambiamenti (fisici ed emotivi) che la gravidanza porta con sé. Il percorso yoga è incentrato soprattutto sulla pratica e sull’esperienza di esercizi fisici ad hoc, volti a conoscere e fare propri degli strumenti utili ad alleviare in maniera naturale le tensioni che si manifestano con la gravidanza che modifica gli equilibri posturali della donna (tensioni a carico della colonna vertebrale, lombalgie e sciatalgie); tecniche di respirazione, utili alla donna come strumento per confrontarsi e gestire al meglio i propri stati d’animo (padronanza tecnica che si rivela poi fondamentale nel momento del travaglio per affrontare il dolore con la capacità di non creare ulteriori tensioni che non farebbero altro che aumentare le sensazioni di sofferenza e paura); tecniche di meditazione per rilassare le tensioni più profonde; momenti di approfondimento teorico-pratici, di aiuto alla donna per affrontare e conoscere meglio ogni tematica legata alla gravidanza (dall’ alimentazione alla cura di sé, dalle tecniche di massaggio in cui è coinvolto anche il partner ad aspetti di anatomia e fisiologia).<br />
A questi esercizi e tecniche di yoga va aggiunta la fondamentale importanza del lavoro di gruppo: donne in gravidanza che si confrontano con altre donne, che vivono la gravidanza non come momento o espressione di una tensione personale ma come terreno di scambio esperienziale e sostegno reciproco.<br />
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Lo yoga pre-parto è una soluzione per vivere ed alleviare lo stress psico-fisico-emotivo della gravidanza ed arrivare vivere questo periodo, e infine il momento del parto, con serenità e consapevolezza.<br />
Un mito da sfatare è quello che lo yoga sia una disciplina per acrobati e contorsionisti. Qualunque donna, con qualsiasi esperienza o anche senza esperienza, può seguire un corso di yoga pre-parto.<br />
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<b>Alcuni istruttori di Yoga consigliano di iniziare un corso di Yoga preparto dopo la 16ª settimana di gravidanza, ovvero quando il corpo dovrebbe essersi adattato ai cambiamenti ormonali.</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZFJkOZ-G4_81QSP56BwMCgab3BI4X1dmaI6vzmTjkNKvY1voVb4uyoUgbTUP3o0m-RL8zS78StnzWaIB38y3_4z8GQCsy4Hsx7_MgBqmMd5k-pRBxSn07SyWM5XomWoDMwOVSx7tmFFr/s1600/Ginnastica-Gravidanza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZFJkOZ-G4_81QSP56BwMCgab3BI4X1dmaI6vzmTjkNKvY1voVb4uyoUgbTUP3o0m-RL8zS78StnzWaIB38y3_4z8GQCsy4Hsx7_MgBqmMd5k-pRBxSn07SyWM5XomWoDMwOVSx7tmFFr/s320/Ginnastica-Gravidanza.jpg" width="320" /></a></div>
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Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-68688265767524599782012-10-05T03:16:00.000-07:002012-10-05T03:16:47.823-07:00I corsi Pre-Parto<br />
<b>Di cosa si tratta? </b><br />
Di una serie di incontri a cadenza settimanale tenuti, in genere <b>a partire dal terzo trimestre</b>, presso la struttura ospedaliera che ospiterà la gestante al momento del parto. ‘Insegnanti’ sono proprio le ostetriche dell’ospedale, che nel corso degli incontri, di solito organizzati nell’arco di tre mesi, forniscono alle donne tutte le informazioni necessarie ad affrontare il parto con consapevolezza e tranquillità.<br />
Non solo: le lezioni ‘pratiche’ sono un’ottima occasione per familiarizzare con le tecniche di respirazione che possono alleviare i dolori del travaglio e con le posizioni che aiutano la futura mamma a sopportare il peso del pancione nel corso del terzo trimestre. Soprattutto, il corso è un’occasione d’incontro in cui le future mamme condividono emozioni, aspettative, ansie e timori.<br />
<b>È utile perché… </b><br />
Gravidanza e parto sono due argomenti delicati, su cui circolano tante informazioni distorte e false credenze, che alimentano ansie e paure senza essere supportate dall’evidenza medica. Lo scopo del corso è fornire alla futura mamma dati di fatto e infonderle fiducia sulla sua capacità di affrontare la situazione nel migliore dei modi..<br />
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<b>I vantaggi sul piano fisico… </b><br />
Alcuni corsi prevedono solo incontri informativi, altri anche lezioni dedicate all’attività fisica, con esercizi che aiutano le future mamme a tenere sotto controllo i disturbi tipici della gravidanza, come mal di schiena, gonfiore alle gambe e aumento eccessivo di peso. Durante gli incontri, inoltre, le donne possono sperimentare le posizioni che trovano più comode e che vorrebbero adottare nel corso del travaglio e del parto.<br />
<b>...e su quello psicologico </b><br />
Essere ben informate sulle modalità del parto e sugli eventuali interventi medici che potranno essere necessari permette alle future mamme di mantenere il controllo della situazione, combattendo l’ansia. Vivere da protagoniste un evento importante come la nascita del proprio bambino - e non subirlo passivamente - è un’esperienza molto gratificante, che rafforza l’autostima.<br />
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<b>Una lezione tipo </b><br />
Gli incontri, che comprendono una parte informativa e una dedicata all’attività fisica, di solito durano due ore. Nella prima mezz’ora, le partecipanti e l’operatrice si siedono in circolo e parlano, esprimono dubbi, confrontano opinioni ed esperienze. Nella seconda parte dell’incontro, inizia la fase del ‘allenamento’ fisico: alle future mamme vengono suggeriti esercizi dolci ispirati allo stretching o alla yoga, che possono essere suggeriti dall’operatrice o dalle stesse partecipanti. Diversa è invece la struttura degli incontri dedicati esclusivamente all’informazione. Sono aperti alle coppie e non soltanto alle future mamme, possono avere una durata di tre ore e tenersi la sera, oppure sono incontri intensivi di diverse ore e vengono organizzati nel corso del fine settimana. Le operatrici rispondono alle domande delle coppie e forniscono loro tutte le informazioni utili sulla gravidanza, il parto, i pro e i contro delle tecniche di analgesia farmacologiche o naturali, l’allattamento, le cure neonatali e così via.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUpP7Kvuip-5Cyy7Zd07JAEKp7uFwVN3DfayzzW8e7Uue0gWlxIHbm0wR1aNCwVfmq3lnFiO-mc4j2jWOPbamMr9zgpAW63i-bPQc3W39k84Au47y5Z1dlamm5F8dD8c_uNJ9deC3V63Z7/s1600/42-24648069-3395680_650x0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUpP7Kvuip-5Cyy7Zd07JAEKp7uFwVN3DfayzzW8e7Uue0gWlxIHbm0wR1aNCwVfmq3lnFiO-mc4j2jWOPbamMr9zgpAW63i-bPQc3W39k84Au47y5Z1dlamm5F8dD8c_uNJ9deC3V63Z7/s320/42-24648069-3395680_650x0.jpg" width="320" /></a></div>
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Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-87796362479861681702012-02-29T05:56:00.003-08:002012-02-29T06:00:32.753-08:00Gli involtini di Spinaci: Le polpette di Shrek<div style="text-align: left;"><span style="line-height: 22px; color: rgb(51, 51, 51); font-family: tahoma; font-size: small; text-align: -webkit-auto; ">Per i bimbi che in genere non apprezzano la verdura ecco una ricetta simpatica e molto prelibata: le polpette di Shrek, ossia gli involtini di spinaci.</span></div><div style="text-align: -webkit-auto;"><span><div style="line-height: 22px; ">La ricetta delle polpette di Shrek, ossia gli involtini di spinaci, attireranno anzitutto con il loro nome l’attenzione del bambino, che trovandole poi abbastanza simpatiche ed innocue alla vista, non potrà a fare a meno di mangiarle.</div><div style="line-height: 22px; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj34S80HgUsonAHDF27uWDPa1odHsqyioFppkugAfqF__APGSIBReiSXddPigHIfYnG75-qEBvjpHJeHyfeLc7xbURBuWmq9l21tXGV9RvoJRUQ0GKf3XyGVbYNT12gWOXDYKSTscSrQh_d/s400/Shrek_e_Vissero_Felici_e_Contenti---02.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5714557090406665026" />Ingredienti per 4 porzioni:</div><div style="line-height: 22px; "><ul><li>4 grandi foglie di spinaci;</li><li>80 gr. di pan carré raffermo;</li><li>250 gr.di spinaci;</li><li>50 gr. di parmigiano grattugiato reggiano;</li><li>sale a piacere;</li><li>25 gr. di burro.</li></ul></div><div><div><span style="line-height: 22px; ">Cuocere a vapore gli spinaci dopo averli puliti con attenzione; </span><span style="line-height: 22px; ">tagliare il pan carré a dadini e friggeteli nel burro dolcemente; </span><span style="line-height: 22px; ">in una ciotola mescolare gli spinaci cotti, i dadini di pane ed il parmigiano, aggiustando infine di sale a piacere;</span><span style="line-height: 22px; ">scottare in acqua bollente per qualche minuto le grandi foglie di spinaci, quindi scolarle e stenderle delicatamente su un piano. Riempire con l’impasto preparato e chiuderle formando delle pallottole grosse come un uovo; </span><span style="line-height: 22px; ">porre quindi in una teglia da forno le palline, cospargendo completamente di parmigiano;</span></div><div><span style="line-height: 22px;">gratinare le polpette in forno caldo a 200° C;</span></div><div><span style="line-height: 22px;">Buon appetito!</span></div></div><div style="line-height: 22px; "><br /></div></span></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-10565515846968183582012-02-01T08:50:00.000-08:002012-02-01T08:53:15.861-08:00Si allatta con l'influenza?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tueOL5BuVZXsKbv6Aj1BMP2gNS0C6Fj1XD2AOioPakI-46WABKqq5JRMCBCc8UjcAEgOINCyhbf27sQEd3Agyn5fCsGjdg6KoBM8Qd4pnnEyLGePYCoKHkSl1TXeN0_w4WEd7GDW1G1q/s1600/Influenza-sindrome.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 242px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tueOL5BuVZXsKbv6Aj1BMP2gNS0C6Fj1XD2AOioPakI-46WABKqq5JRMCBCc8UjcAEgOINCyhbf27sQEd3Agyn5fCsGjdg6KoBM8Qd4pnnEyLGePYCoKHkSl1TXeN0_w4WEd7GDW1G1q/s400/Influenza-sindrome.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704211221908827618" /></a><br /><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; text-align: -webkit-auto; background-color: rgb(255, 255, 255); "><span><span style="line-height: 16px;"></span></span></p><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; "><span><b>La sindrome influenzale non è una controindicazione all'allattamento</b>. Se le condizioni generali della mamma influenzata non solo tali da comprometterne lo stato di salute è opportuno che continui ad allattare.</span></p><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; "><span>Il virus influenzale è diffuso in tutto l'organismo e quindi anche nel latte, però la trasmissione dell'infezione avviene soprattutto per via "aerea", attraverso delle piccole goccioline di vapore che emettiamo con la respirazione. È quindi possibile, quando si ha l'influenza, ridurre il rischio di contagio mentre si allatta mettendo, per esempio, una mascherina di carta o di stoffa sulla bocca.</span></p><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; "><span>La credenza che il virus passi attraverso il latte che, quindi, diventa nocivo è dura a morire al punto che in piena psicosi da influenza suina è stato addirittura necessario che la Lega per l'Allattamento Materno, organizzazione di volontariato internazionale, ha dovuto diffondere un comunicato stampa proprio sull’argomento per rispondere alla valanga di donne tutte attanagliate dallo stesso dubbio. </span></p><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; "><span>Le mamme influenzate perciò possono tirare un sospiro di sollievo e allattare il piccolino. <b>Un’unica indicazione: fare attenzione ai farmaci assunti per curarsi. </b></span></p><p></p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-560414829758015642012-02-01T08:44:00.000-08:002012-02-01T08:49:30.839-08:00Viaggiare in aereo con i Bambini<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnfXjUZVybuvhe2HUZOQmjDdI8b_joQnGFNe25t0WS9e4blxEe52wM6bxkxFA7UtbhEK46pRatHDI6Tug9WlRVHThTy_0MmmNczzze48wQwmi9-RUcZ3xYivSAp6oKWfc-szAHA9YnjFHs/s1600/volare-con-bambini.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 225px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnfXjUZVybuvhe2HUZOQmjDdI8b_joQnGFNe25t0WS9e4blxEe52wM6bxkxFA7UtbhEK46pRatHDI6Tug9WlRVHThTy_0MmmNczzze48wQwmi9-RUcZ3xYivSAp6oKWfc-szAHA9YnjFHs/s400/volare-con-bambini.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704210307443585570" /></a><br /><strong style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); ">Viaggiare con dei bebé non è sempre facile, soprattutto se si tratta della prima volta. </strong><div><span style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); ">Il vostro bimbo ha giusto qualche mese o addirittura qualche settimana di vita, e dovete già prendere l'aereo. In effetti siete magari rientrate in patria per partorire o rientrate per presentare il vostro adorabile cherubino alla famiglia. E anche se partite semplicemente in vacanza, eccovi qualche consiglio per aiutarvi a viaggiare più serenamente</span></div><div><strong style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); ">A partire da quando può viaggiare il bebé?</strong><br style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); "><span style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); ">Non c'è una precisa età alla quale il bebè può viaggiare, dovrete dunque ascoltare il consiglio del vostro pediatra. Per chi ha appena partorito : a voi decidere quando viaggiare in base alla vostra forma fisica e alla durata del viaggio. </span><span style="background-color: rgb(255, 255, 255); color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; ">Resta comunque imperativo fare in modo che il bebé beva in maniera regolare durante tutta la durata del volo. Mettiamo l'accento sull'importanza di farlo bere durante il decollo e l'atterraggio per permettergli di deglutire bene e dunque evitare i dolori alle orecchie.</span></div><div><span style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: justify; background-color: rgb(255, 255, 255); ">Fino all'età di due anni non è obbilgatorio comprare un biglietto che dia diritto a un posto in aereo (ma attenzione ! in questo caso avrete diritto a una quantità di bagagli limitata), e il bebé potrà viaggiare in braccio a voi e avrà diritto a una "culletta" (il cui uso è limitato per i bebé di taglia grande, perchè questo lettino misura circa 70 cm, e sostiene un peso di circa 10 chili) che la vostra compagnia aerea vi metterà a disposizione. </span> </div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-7527822723582060282012-02-01T08:38:00.000-08:002012-02-01T08:42:10.595-08:00I neonati e il Freddo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyaoVoX9hCiNoIhWevlMKQTHMrwHISQO2DH67JTfsJLS6QaBTn72Y-KTj9NYJdwpxpmIna97XzlD2BhnuDRqMY3q6ZeDSy7H0MAs2pj5xRNB3jsbaJOb2oBIOsQjaSi1imtWgRvP1QN73x/s1600/Tutina-in-ecopelliccia_v_cgv2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 303px; height: 350px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyaoVoX9hCiNoIhWevlMKQTHMrwHISQO2DH67JTfsJLS6QaBTn72Y-KTj9NYJdwpxpmIna97XzlD2BhnuDRqMY3q6ZeDSy7H0MAs2pj5xRNB3jsbaJOb2oBIOsQjaSi1imtWgRvP1QN73x/s400/Tutina-in-ecopelliccia_v_cgv2.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704208461145310562" /></a><br /><div style="text-align: -webkit-auto;"><span ><span style="line-height: 18px;"><div>Gennaio e febbraio sono mesi freddi ma non per questo dovete tenere in casa i bambini. Questo vale anche per i neonati. Tra le 13 e le 14, le temperature sono più alte, è questo il momento giusto per andare a fare una passeggiata e fargli respirare aria pulita, stimolarli con la luce del giorno e sollecitare l'attenzione con gli impulsi che vengono dall'ambiente esterno.</div><div>Ecco alcuni consigli:</div><div><ul><li>Ricordatevi che in casa, anche in inverno, bisogna arieggiare bene le stanze proprio per cambiare aria e umidificare l'ambiente perché il riscaldamento tende a seccare l'aria e questo può danneggiare l'apparato respiratorio asciugando il muco che lo ricopre.</li><li>L'aria secca inoltre ritarda l'abbattimento al suolo delle particelle cariche di agenti infettivi che sono sospese nell'aria. L'umidità invece le rende più pesanti e ne favorisce la caduta.</li><li>Come rendere l'aria di casa più umida? Semplice, basta appoggiare due asciugamani di spugna bagnati sopra il radiatore e sostituirli quando sono asciutti. Oppure potete usare</li></ul></div></span></span></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-69087222463929078082011-09-21T03:12:00.000-07:002011-09-21T03:22:10.452-07:00Bambini - Consigli per l'nverno<div><p>Ecco alcuni consigli per prevenire i soliti fastidiosissimi mali di stagione:</p><ul><li>La mattina, dopo il risveglio, apri le finestre della loro stanzetta e lascia areare per almeno 10 minuti. Fallo una volta al giorno anche nelle altre stanze (cucina, salotto... ). Evita che la temperatura degli ambienti sia troppo calda. L’aerazione naturale diluisce la concentrazione di batteri nell'aria e rende più difficile la loro trasmissione per via aerea da una persona all'altra.</li><li>Le vitamine aiutano l'organismo a lottare contro le aggressioni estrerne, i virus, i batteri. La mattina, è buon abitudine preparare ai tuoi bambini un bel bicchierone di spremuta d'arancia per colazione. In alternativa, può anche essere sostituito dal succo di metà limone spremuto in 20cl di acqua tiepida e addolcito da un cucchiaino di miele. E poi tanta tanta frutta. La vitamina C contenuta in alcuni frutti stimola le difese immunitarie e attiva la formazione degli anticorpi. </li><li>Mangiare in modo equilibrato: in inverno si mangia molta meno frutta e verdura rispetto all'estate. Per questo, l'organismo di certi bambini ha una carenza non solo di vitamine e minerali per combattere i virus invernali, ma anche di ferro. Bisognerebbe introdurre nella loro alimentazione quotidiana più verdura, frutta, cereali e carne rossa.</li><li>Soffiare il naso correttamente. E' buona abitudine per i bambini fare dei lavaggi nasali una volta al giorno, prima di andare a letto. Il lavaggio nasale è il nemico numero uno del raffreddore. Favorisce la pulizia delle mucose e impedisce ai batteri di installarsi e trasformarsi in infezione.</li><li>Fare sport favorisce la crescita del bambino ed ha un effetto positivo sul suo benessere globale. Liberando il bambino dalle sue tensioni quotidiane, lo sport contribuisce a farlo rilassare. Meno stressato e in ottima forma, il giovane sportivo si stanca meno facilmente e dorme meglio: in poche parole, tutto il suo organismo è più forte.</li><li>Dormire bene. I bambini dovrebbero dormire per 11 o 12 ore di fila. L'ideale è insegnare loro la respirazione profonda, e cioè quella addominale, che gli aiuterà ad addormentarsi più velocemente e a rilassarsi completamente. Mettendo la mano sulla pancia, devono sentirla riempirsi e svuotarsi d'aria mentre respirano.<br /></li></ul></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-24161914443175336952011-04-28T03:05:00.000-07:002011-06-09T08:11:02.786-07:00Corsi Di Lingue per Bambini<div><div align="justify"><strong>A partire dai 2 anni e mezzo ai 10</strong>, i bambini possono partecipare a lezioni settimanali nelle quali l’insegnante – utilizzando ottimi testi in lingua inglese – impartisce la grammatica, la sintassi e la fonetica attraverso il veicolo del gioco, del teatro e dell’animazione in classe.<br /><img style="margin: 0px auto 10px; width: 425px; height: 282px; text-align: center; display: block; cursor: pointer;" border="0" alt="" src="http://www.elleaeurolingue.it/wp-content/uploads/2009/05/istock_000006099750xsmall.jpg" />Le attività ludiche e ricreazionali costituiscono l’anello di congiunzione tra l’insegnante e gli studenti. Piccole feste (carnevale, Halloween, Natale, Pasqua) ed una recita teatrale in lingua a fine anno trasmettono ai giovani studenti l’importanza della comunicazione in una lingua straniera divertendosi.<br /><strong>I corsi di lingua Ellea</strong> <strong>per bambini</strong> non seguono il programma didattico ministeriale ma un programma interno preparato dalla direttrice didattica e redatto dal corpo insegnanti di Ellea ogni anno.<br /> Al momento dell’iscrizione questo programma viene consegnato ai genitori in modo che le famiglie possano seguire i progressi dei loro figli ed interagire con loro aiutandoli nell’apprendimento della lingua straniera.<br /> Per i giovani studenti interessati, Ellea segue la preparazione degli esami internazionali “Cambridge – young learners” con il rilascio di un diploma.<br /><a href="http://www.elleaeurolingue.it/scuola/ellea-corsi-lingue/bambini/">Scuola di lingue per bambini a Savona</a></div></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-15874188349555262182011-04-04T07:59:00.000-07:002011-04-06T08:49:11.672-07:00Niente scottature per i bimbi<div><div><p>Che sia al mare o in montagna, non dimenticate che il sole può causare problemi all'epidermide delicata dei più piccoli. Per evitare di rovinarsi la vacanza basta proteggerlo: <img style="margin: 0px auto 10px; width: 400px; height: 344px; text-align: center; display: block; cursor: pointer;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5591745757259583410" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-pG7DsGpmRWESMz3veiHdCVvgnTADtC1J06aXSrbp-xyV75oSFpvtX6oe5tMxIDu_3ULxCZlVWKZ4LoybMHa-gmQHFRJbRdN74BBz3Zg_lezzjVCfb_6LPLrZ9bXgMTxCDOr2eU6qVLOP/s400/bimbo-spiaggia.jpg" border="0" /></p><ul><li><strong>Per andare in spiaggia scegli le prime ore del mattino</strong>. Dalle 8 alle 10 e dopo le 17.30 sono infatti gli orari migliori per portare il piccolo al mare. Evitate le ore più calde, che possono infastidirlo per il troppo caldo e per la sabbia rovente.</li><li>Se tuo figlio ha meno di un anno, meglio evitare i raggi del sole diretti. La pelle del bambino è ancora troppo delicata e produce lentamente la melanina che lo ripara dai raggi del sole. Anche se sotto l'ombrellone però, ricordati di mettergli una crema protettiva, meglio se a base di ossido di zinco</li><li>Approfittate e mettete la creama ai piccoli gia prima di andare in spiaggia (è una regola buona anche per gli adulti). I solari infatti, funzionano meglio se messi almeno 20 minuti prima dell'esposizione al sole.</li><li>Per quanto riguarda il fattore di protezione, non utilizzarne mai uno sotto il 25 e non utilizzare quelli dell'anno prima, non più efficaci. Infine, fate attenzione che la crema abbia un filtro raggi UvB (responsabili delle scottature) e UvA (meno violenti ma più penetranti).</li><li>I bambini, si sa, starebbero sempre in acqua, il rischio però è che l'effetto protettivo della crema svanisca e i bambini si scottino con il riflesso dell'acqua. Per evitare ciò, passategli la crema ogni volta che esce dall'acqua o comunque ogni due ore. </li><li>Quando non è in acqua però, meglio che stia sotto l'ombrellone a svolgere le sue attività. Se non fosse possibile, cercate comunque di fargli fare pause all'ombra ogni mezz'ora circa. Il sistema di termoregolazione dei bambini infatti, non è ancora come quello degli adulti e troppo sole può far male. Approfittatene per dargli qualcosa da bere: acqua (l'ideale) ma anche tè fresco tedeinato, succhi allungati con acqua e fargli mangiare yogurt e frutta.</li><li>Per proteggerlo dal sole, fagli indossare un cappellino a tesa larga o con una bella visiera che lo protegga dai colpi di calore.<br /><br />La sera, dopo il bagno o la doccia massaggiatelo in tutto il corpo con un dopo sole delicato che calmi la pelle, la reidrati e la ammorbidisca. In commercio si trovano utilissimi prodotti a base di aloe (ideale anche per la pelle scottata dei più grandi) o camomilla</li></ul></div></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-42016480255106976292010-04-29T01:23:00.000-07:002010-04-29T01:27:45.346-07:00L'ittero<div style="text-align: justify;">Per <strong>ittero </strong>si intende la colorazione gialla assunta dalla cute e dalle mucose per accumulo nel sangue della bilirubina, che è un pigmento biliare prodotto dalla dissociazione della emoglobina nel <strong>fegato </strong>e nella milza.<br /><div style="text-align: justify;">Quasi la metà dei neonati sviluppano l’ittero. Nella maggior parte dei casi si tratta di una forma innocua e si parla allora di ittero fisiologico. L’ittero appare in genere dopo il secondo giorno di vita e scompare nel giro di una settimana. Nei prematuri tende ad essere più evidente intorno al quinto o seso giorno e dura più a lungo, spesso dieci o più giorni. <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdFyTTfH6HzOcxnqVhwcLeBhayyyosKMcysnWigd-_4QHTRSZc8Ge38ERrZ4UdmlpdAnhSYpYDZ71Iio-hHOzxc2MXVtu2qExyYU1i0em3Jv5n_84oBZ4-3DmCnXY67Yra49MF1Xj0l21R/s1600/1592584.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 294px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdFyTTfH6HzOcxnqVhwcLeBhayyyosKMcysnWigd-_4QHTRSZc8Ge38ERrZ4UdmlpdAnhSYpYDZ71Iio-hHOzxc2MXVtu2qExyYU1i0em3Jv5n_84oBZ4-3DmCnXY67Yra49MF1Xj0l21R/s320/1592584.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5465473201883612898" border="0" /></a>Un bambino con l’ittero ha bisogno della luce del sole e di pasti frequenti. Se ne avete la possibilità e la stagione lo permette, mettetelo vicino alla finestra, cercando di esporre il suo corpicino alla luce del sole. Il neonato itterico di solito dorme molto e non si sveglia da solo per i pasti. Per eliminare la bilirubina ha però bisogno di molti liquidi, per cui dovrete svegliarlo spesso per nutrirlo, anche ogni due ore. Se il tasso di bilirubina è alto, il pediatra sotopporrà il bambino alla fototerapia per abbassarne il livello. Questo trattamento, per mezzo della luce, provoca la trasformazione fotochimica della bilirubina in sostanze che sono eliminate con l’urina.<br /></div></div><div style="text-align: justify;">E’ ovvio che se l’ittero dovesse permanere a lungo e se i valori della bilirubina dovessero continuare a crescere, sarà necessario effettuare altri esami che escludano patologie a carico del fegato.<br /></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-1237854837077332262010-04-27T03:17:00.000-07:002010-04-27T03:22:22.823-07:00Le varici in gravidanzaUna delle situazioni più comuni durante la gravidanza è la comparsa di vene e/o capillari alle gambe. Queste vene possono presentarsi marcatamente ingrandite e patologiche (varici) oppure semplicemente più evidenti di quanto lo fossero in precedenza.La <b style=""><i><u>causa</u></i></b> non è la gravidanza, ma la gravidanza può favorire la loro insorgenza per due motivi: la situazione ormonale e l’ingombro dell’utero gravido. La familiarità, il tipo di lavoro, la stipsi cronica, la cellulite, il soprappeso, l’eccessivo carico di sodio, contribuiscono a facilitarne l’insorgenza. Il denominatore comune di questi quadri clinici è la contemporanea comparsa o accentuazione di alcuni disturbi come stanchezza, sensazione di pesantezza e tensione nelle gambe ("gambe dure"), formicolii o crampi notturni, improvvise "scosse elettriche" all'inguine o alla caviglia, piedi gonfi (specie alla sera).<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbtPgy5SPUxBuZ7wFyGatCYAb226LbYh9QpuMgan3TZV1xjk3mT-q2-1y0jBcq9PpiXWMzQH3n8yfr8lgBn6v8LQU1u2nWGES10wjUVdos_aRY0E-v0fKlRF6nvcuXSwOAdBgj5UCLGzsP/s1600/gambe.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 218px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbtPgy5SPUxBuZ7wFyGatCYAb226LbYh9QpuMgan3TZV1xjk3mT-q2-1y0jBcq9PpiXWMzQH3n8yfr8lgBn6v8LQU1u2nWGES10wjUVdos_aRY0E-v0fKlRF6nvcuXSwOAdBgj5UCLGzsP/s320/gambe.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464760572308456642" border="0" /></a> Esistono ovviamente dei validi rimedi a tutto ciò:<br /><ul style="text-align: justify;"><li>Innanzitutto è bene evitare il più possibile di stare in piedi a lungo: la posizione eretta, a causa della forza di gravità, scarica sulle vene delle gambe tutta la massa sanguigna e se queste sono incontinenti o varicose, le dilata enormemente.</li><li>Bisogna poi fare attenzione a non sedersi su sedie o poltrone troppo basse; l'eccessiva angolatura dell'articolazione del ginocchio provoca lo "strozzamento" delle vene superficiali.</li><li>Bisogna sforzarsi di camminare molto e, se possibile, nuotare: questi tipi di attività ginnica sono dei toccasana per il circolo venoso e mantengono il tono muscolare in efficienza, con relativo guadagno del ritorno venoso.</li><li>Nel caso di un lavoro sedentario bisogna alzarsi in piedi per qualche momento e portare calze elastiche. </li><li>Assolutamente da evitare sono i bagni troppo caldi e le situazioni ambientali dove la temperatura sia troppo elevata (sauna).</li><li>Soprattutto bisogna indossare costantemente calze elastiche idonee.</li><li>La calza elastica è, a tutti gli effetti, un dispositivo terapeutico</li><li>Una calza della compressione idonea sarà in grado di prevenire problemi venosi durante la gravidanza ed il post-partum.<br /></li></ul>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-1320573377029382642010-03-16T02:34:00.000-07:002010-03-16T02:41:05.995-07:00Controlli al seno<div style="text-align: justify;">Per la salute la parola magica è prevenzione!!! Specialmente noi donne non dobbiamo dimenticarlo…<br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">Un bel seno florido è uno dei principali simboli di <strong>femminilità</strong>. Il decolté va curato dai segni del tempo e da eventuali problemi di salute. Non dimentichiamoci, oltre ai trattamenti estetici, di fare controlli periodici per verificare che non si siano creati noduli, di qualunque natura, o cisti. Spesso per imbarazzo o per semplice mancanza di tempo ci dimentichiamo di tenere sotto controllo la salute del nostro corpo.<br />E’ invece fondamentale, specialmente per la prevenzione del cancro al seno, fare controlli periodici.Conviene essere adeguatamente informati ed affidarsi ad uno Specialista del campo.<br /></div>Bisogna inoltre ricordare sempre che da una malattia curata in tempo si può guarire.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSLLCjRvFaoRm_qVf8h3ChT10k77CeFzjflaiRGU53RWg6P-p0EyoJahD394O_0O1KiLpflhATodLhZzRgXPF4nUSfbDpI79kzDNwQlvRJ2zD8yQAQS1tDg7B5GS1AZDXoFypMXsj5EUlP/s1600-h/tumore-al-seno-una-speranza-dalla-vitamina-d.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSLLCjRvFaoRm_qVf8h3ChT10k77CeFzjflaiRGU53RWg6P-p0EyoJahD394O_0O1KiLpflhATodLhZzRgXPF4nUSfbDpI79kzDNwQlvRJ2zD8yQAQS1tDg7B5GS1AZDXoFypMXsj5EUlP/s320/tumore-al-seno-una-speranza-dalla-vitamina-d.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449164057681170962" border="0" /></a> </div><ul style="text-align: justify;"><li><span style="font-weight: bold;">20 ANNI:</span> Questo periodo della donna è caratterizzato da un’eccessiva produzione di estrogeni. La situazione ormonale può essere causa di fisiologica <strong style="font-weight: normal;">tensione mammaria</strong> in <strong style="font-weight: normal;">fase premestruale</strong>.Non è necessario, in assenza di patologia, effettuare alcun <strong style="font-weight: normal;">controllo specialistico</strong>, ad eccezione dei casi di provata <strong style="font-weight: normal;">ereditarietà</strong> o significativa familiarità. In questi casi sarà lo Specialista di fiducia a suggerire la <strong style="font-weight: normal;">frequenza dei controlli</strong>, che devono comunque consistere di <strong style="font-weight: normal;">esame clinico</strong> ed <strong style="font-weight: normal;">ecografia</strong>.</li><li><span style="font-weight: bold;">30 ANNI</span>: La ghiandola mammaria è ancora molto sensibile alle <strong style="font-weight: normal;">stimolazioni ormonali</strong>. La sintomatologia è quindi caratterizzata ancora da <strong style="font-weight: normal;">tensione mammaria</strong> in <strong style="font-weight: normal;">fase premestruale</strong>, benché alle volte si possano registrare cambiamenti sia nell'intensità del dolore sia nella durata. Annualmente è corretto eseguire un controllo composto da <strong style="font-weight: normal;">esame clinico</strong> ed <strong style="font-weight: normal;">ecografico</strong>. La frequenza dei controlli resta comunque a discrezione dello Specialista, che deciderà in base alla complessità del quadro e alla familiarità della Paziente.</li><li><span style="font-weight: bold;">40 ANNI</span>: Con il passare degli anni tende percentualmente a ridursi la sensibilità della ghiandola mammaria alle <strong style="font-weight: normal;">stimolazioni ormonali</strong> ed è per questo che in genere si riduce la sensazione di <strong style="font-weight: normal;">tensione mammaria</strong> e di dolore che caratterizzano il <strong style="font-weight: normal;">periodo premestruale</strong>. Diversa è chiaramente la situazione in caso di assunzione di <strong style="font-weight: normal;">pillola anticoncezionale</strong> o di <strong style="font-weight: normal;">displasia</strong> fibrocistica accertata. È consigliabile eseguire controlli annuali composti da <strong style="font-weight: normal;">esame clinico</strong> e <strong style="font-weight: normal;">mammografia</strong>. È a discrezione dello Specialista che esegue la mammografia effettuare o richiedere l'integrazione con <strong style="font-weight: normal;">esame ecografico</strong> e stabilirne la frequenza (in assenza di situazioni considerate a rischio il controllo mammografico è annuale, mentre quello ecografico può essere semestrale).</li><li><span style="font-weight: bold;">50 ANNI</span>: È sempre meno frequente una risposta della <strong style="font-weight: normal;">ghiandola mammaria</strong> alle stimolazioni ormonali. Inoltre, bisogna sempre tener presente che possono irradiarsi al seno dolori che provengono dalla <strong style="font-weight: normal;">colonna cervico-dorsale</strong> e dalle spalle. La sintomatologia mammaria può essere diversa nelle donne che assumono <strong style="font-weight: normal;">terapia ormonale</strong> sostitutiva, che devono essere pertanto adeguatamente seguite. La <strong style="font-weight: normal;">frequenza</strong> dei <strong style="font-weight: normal;">controlli</strong> è sempre annuale, tranne che per pazienti specificatamente a rischio (ereditarietà, familiarità, terapia ormonale sostitutiva) o per quadri mammari particolarmente complessi.</li></ul>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-69597743171461663182010-03-16T02:21:00.000-07:002010-03-16T02:30:37.553-07:00Il papilloma Virus<div style="text-align: justify;">Il papilloma virus è una delle cause più frequenti del tumore all'utero. <b>Oggi però sono disponibili test che permettono di individuarne per tempo la presenza.</b> Di recente, inoltre, sono stati messi a punto due nuovi vaccini.Proprio le campagne organizzate in occasione dell'introduzione in Italia del vaccino per il papilloma virus <b>hanno richiamato l'attenzione sul tumore al collo dell'utero</b>. Questa malattia negli ultimi anni, grazie alla diffusione del pap test, ha ridotto la sua incidenza nei paesi industrializzati, ma costituisce <b>ancora una fonte di pericolo molto forte per la salute delle donne.</b>La presenza del papilloma virus nella mucosa della cervice uterina <b>è stata riscontrata nel 95% dei casi di tumore al collo dell'utero.</b> Gli esperti oggi concordano sul meccanismo che dall'infezione può portare all'insorgenza del tumore: se non viene eliminato dal sistema immunitario, <b>il papilloma virus può col tempo favorire lo sviluppo del tumore.</b>L’Italia è il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazione pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale che può essere causa di infezioni genitali femminili e, a lunga distanza, anche del tumore della cervice uterina, malattia che causa ogni anno circa mille morti.<b><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqqveBru4wDlC6TvJnFHMUh58EGPn6UNrfA8ZZve1A5aBkKIk0uTybVkD4RjQAMsbEGgAM4gIfGZFlJHy3hyYnAlZWvAbCsofVTRIEpo2gsrg4de9gwfjLYE0YlVp4-e4VoN9AWL6k_EyZ/s1600-h/visita-ginecologo.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 215px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqqveBru4wDlC6TvJnFHMUh58EGPn6UNrfA8ZZve1A5aBkKIk0uTybVkD4RjQAMsbEGgAM4gIfGZFlJHy3hyYnAlZWvAbCsofVTRIEpo2gsrg4de9gwfjLYE0YlVp4-e4VoN9AWL6k_EyZ/s320/visita-ginecologo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449161558712233842" border="0" /></a></b>Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili, la vaccinazione contro l'HPV è sicura, ben tollerata e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di tumore alla cervice uterina.<br /></div><div style="text-align: justify;">L’utilizzo del vaccino comunque affianca ma non sostituisce lo screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e del tumore.<br />A partire dal mese di marzo 2008, la campagna di offerta del vaccino attiva e gratuita sarà rivolta alle ragazze dagli 11 ai 12 in modo uniforme in tutto il territorio italiano (a partire da quelle nate nel 1997), e negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione.<br />Per favorire la diffusione in tutto il Paese della vaccinazione pubblica contro il carcinoma della cervice uterina, nella Finanziaria 2008 sono stati stanziati 30 milioni di euro come contributo aggiuntivo alle risorse già previste nell’ambito dei fondi per l’assistenza farmaceutica. Altri 40 milioni di euro sono stati reperiti dai capitoli di bilancio del Ministero della Salute.<br />A fine aprile tutte le regioni hanno disposto i calendari per la somministrazione dei vaccini contro il virus HPV, le famiglie possono rivolgersi alle proprie ASL per informazioni sulle modalità di effettuazione<span style="font-size:+1;"><br />Quali sono i sintomi del Virus Papilloma?</span><br />Il Virus Papilloma può causare verruche con molte caratteristiche differenti. Esse possono apparire piccole o grandi, piatte o in rilievo, singole o multiple; qualche volta le verruche non sono persino visibili. I più comuni posti per rilevare le verruche sono fuori della vagina, sul pene, e attorno all'ano. Nelle donne il Virus Papilloma può portare allo sviluppo di verrucche dentro la vagina e anche sulla cervice, In circa metà dei casi, le persone infette con il Virus Papilloma non hanno nessuna verruca. </div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-54683830793139917612010-02-02T01:38:00.000-08:002010-02-02T01:43:01.780-08:00Il tri-test<div style="text-align: justify;">Il tri-test è oggi l'esame di screening prenatale per le anomalie cromosomiche più diffuso.<br />Viene effettuato dalla quindicesima alla diciottesima settimana di gravidanza e si esegue con un semplice prelievo del sangue, che viene successivamente analizzato da un laboratorio specializzato. Questa analisi consiste nella valutazione del dosaggio nel sangue materno di tre sostanze che hanno origine dal feto e dalla placenta. Se le concentrazioni di queste sostanza nel sangue materno non corrispondono ai parametri normali, potrebbero segnalare un problema genetico del bimbo. Infatti, il tri-test, risulta positivo in circa il 55 per cento dei feti con alterazione dei cromosomi. Il tri- test fa parte di una serie di accertamenti che vengono eseguiti gratuitamente durante la gravidanza e viene effettuato in quasi tutte le strutture ospedaliere.<br /><div style="text-align: justify;">Il risultato viene consegnato nell'arco di tre-quattro giorni.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9FJd0WI-WeMbfK45Gt-Pj7URSu1E64l5KIdhW0O7faKG3JO9jYchywyUGxq7ae6fJ6y-G-kRTBjA6KAYqdT7GdX6nA8pmVtAbGPNHGwWVuAxzFOtwEhp8PImxTc7c5ckHCTaxQ-UEF6q5/s1600-h/6d1f6ce8e7e15fe91d5ab1dba78b26d6uniqueidcmcimage1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 189px; height: 143px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9FJd0WI-WeMbfK45Gt-Pj7URSu1E64l5KIdhW0O7faKG3JO9jYchywyUGxq7ae6fJ6y-G-kRTBjA6KAYqdT7GdX6nA8pmVtAbGPNHGwWVuAxzFOtwEhp8PImxTc7c5ckHCTaxQ-UEF6q5/s320/6d1f6ce8e7e15fe91d5ab1dba78b26d6uniqueidcmcimage1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5433579271087683490" border="0" /></a>Il Tritest di conseguenza non dà alcuna certezza, ma permette di identificare quelle donne che <strong>potrebbero decidere di sottoporsi ad un'amniocentesi</strong>, avendo un rischio più elevato di partorire un bambino affetto da mongolismo.<br /></div></div><div style="text-align: justify;">E' importante sottolineare che circa il 98% delle donne che presentano un Tritest positivo (e che quindi hanno un rischio più elevato di avere un bambino affetto dalla sindrome di Down), partoriscono un figlio perfettamente normale.<br />Per incrementare la stima del rischio di avere un bambino Down il Tritest viene ora associato al test della "<strong>translucenza nucale</strong>", un'indagine ecografica che si esegue tra la 10° e la 13° settimana di gestazione. L'esame consiste nella misurazione dello spessore di edema (accumulo di liquido) sottocutaneo a livello della nuca del feto: questa zona, infatti, tende ad avere dimensioni aumentate negli individui affetti da mongolismo.<br /></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-63256934061715769342010-02-02T01:32:00.000-08:002010-02-02T01:36:57.459-08:00Boel Test<div style="text-align: justify;">Il Boel test è un test comportamentale in grado di fornire informazioni non solo sull’udito del bambino, ma anche sulle sue capacità uditiva e motoria. Il termine "Boel" è un acronimo derivante da una frase in lingua svedese, il cui significato in italiano è "orientamento dello sguardo dopo stimolo sonoro".<strong> L’età ideale per l’esecuzione </strong>va dai 7 ai 9 mesi, che nel neonato pretermine vanno calcolati a partire dalle 40 settimane postconcezionali. Si richiede solo un ambiente il più possibile tranquillo.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidsa3qnAyi-9IsEZZz9Ugh5wCgsZvxlBF1WZ3N0KTLxZPvbYb7SLb-LqSLKRMe18KLpZz1BNUKjmlyOlsKHDz3ftpG08auex_QvuCYf4N5d-foZjWeuqhnVKuBIzQjY-zBdEO9u_5HSLLV/s1600-h/p06.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 209px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidsa3qnAyi-9IsEZZz9Ugh5wCgsZvxlBF1WZ3N0KTLxZPvbYb7SLb-LqSLKRMe18KLpZz1BNUKjmlyOlsKHDz3ftpG08auex_QvuCYf4N5d-foZjWeuqhnVKuBIzQjY-zBdEO9u_5HSLLV/s320/p06.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5433577533734299138" border="0" /></a>L’attrezzatura utilizzata è molto semplice: <strong>un bastoncino rosso </strong>(gripper) <strong>e due anelli ruotanti concentrici </strong>(spinner), per attirare l’attenzione visiva; <strong>due coppie di campanelli d’argento </strong>(balls e bells) che emettono suoni di frequenza compresa tra 4.000 e 12.500 Hz e di intensità non superiore a 45 decibel a 20 cm dalla fonte sonora.Il bambino siede sulle ginocchia della madre o di chi lo accompagna, l'attrezzatura utilizzata è molto semplice ed è sta studiata per catturare l'attenzione del bambino : si tratta di 4 fonti sonore e di 2 stimoli visivi, in media 15 minuti sono suffucienti per l'esecuzione del test.<br /></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-78000280156885385622010-02-02T01:24:00.000-08:002010-02-02T01:31:38.962-08:00Lussazione dell'anca<div style="text-align: justify;">La displasia dell'anca è una deformità articolare che ha inizio durante la vita intrauterina del bambino, ma continua a evolvere durante i primi anni di vita. Questa scoperta ha fatto abbandonare la vecchia definizione di "displasia congenita dell'anca" in favore di quella più corretta di "<strong>displasia evolutiva dell'anca</strong>".<br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">Il carattere distintivo di un'anca displasica alla nascita è l'<strong>instabilità</strong>, ovvero l'eccessiva lassità dell'articolazione che permette alla testa femorale di uscire e rientrare nella cavità acetabolare sotto l'azione di forze esterne (ad es. quelle esercitate da un ortopedico pediatrico nella visita del neonato). Se l'instabilità sfugge alla diagnosi e non viene trattata, con il passare dei mesi la testa femorale, sottoposta all'azione dei muscoli e poi del peso corporeo, perde gradualmente i rapporti con la sua sede naturale (il cotile) e risale verso l'alto, configurando una <strong>lussazione permanente dell'anca</strong> (un tempo detta "lussazione congenita").<strong></strong><br /><strong>La guarigione può avvenire in 3-4 me</strong>si, come in sei o dopo un anno.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpYqr2EC0pUnEkCac6ghiu1BOiz0IPB83AlLHhufKxbSTgJkkIpVeGVSXwyL39UqmnF86Bd1PLM8BJfI3upa0UbyVo5QicfzvlwxsdmhWqIjqOJ2Swejbz-iNlb7bq0WLVnIlHuYo_vzV4/s1600-h/1172.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 250px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpYqr2EC0pUnEkCac6ghiu1BOiz0IPB83AlLHhufKxbSTgJkkIpVeGVSXwyL39UqmnF86Bd1PLM8BJfI3upa0UbyVo5QicfzvlwxsdmhWqIjqOJ2Swejbz-iNlb7bq0WLVnIlHuYo_vzV4/s320/1172.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5433576307486630402" border="0" /></a><span class="Stile14">Come si manifesta?</span><br /></div>La displasia evolutiva si manifesta in modo differente nelle diverse età della vita. In particolare:</div> <p class="Stile10" align="justify">- Nel <strong>neonato</strong>: solo una vista ortopedica pediatrica permette di identificare la condizione di instabilità, che normalmente non produce segni o sintomi evidenti.</p> <p class="Stile10" align="justify">- Nel <strong>bambino che ancora non cammina</strong>: l'azione della muscolatura può avere già portato ad una lussazione parziale (sublussazione) o completa dell'articolazione. Questa si presenta con un accorciamento della coscia corrispondente (facendo piegare le ginocchia al bambino appoggiato sul dorso si può notare che le due ginocchia non sono allo stesso livello), con un asimmetria delle pieghe cutanee della natica, con una limitazione dell'abduzione dell'anca interessata (ovvero una difficoltà nel divaricare).</p> <p class="Stile10" align="justify">- Nel <strong>bambino che cammina</strong>: l'effetto del peso corporeo tende a lussare l'articolazione, producendo un accorciamento dell'arto corrispondente e quindi una zoppia. Il bambino è costretto a camminare sull'avampiede.</p> <p class="Stile10" align="justify">- Nell'<strong>adulto</strong> si possono verificare due condizioni, a seconda che l'anca sia lussata oppure no. Nel primo caso, i problemi sono più spesso a carico della colonna (iperlordosi) e del ginocchio (valgo), che vengono costretti ad un sovraccarico funzionale di compenso. Nel secondo caso, un anca sublussata o centrata ma con un acetabolo poco profondo (displasia residua) può sviluppare precocemente un<span style="text-decoration: underline;"><span style="font-style: italic;"> artrosi </span></span><em><span style="font-family:Arial;"><a href="http://www.ancaeginocchio.it/anca/coxartrosi.html"><span class="Stile24"></span></a></span></em>severa, che differisce da quella primaria per la grave limitazione della rotazione esterna e per l'importante accorciamento dell'arto. </p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-48004669425647980052010-01-25T02:14:00.000-08:002010-01-25T02:17:54.265-08:00Mamme con malattie genetiche o cromosomiche.<div style="text-align: justify;"><strong>Dare alla luce un bimbo sano e bello è</strong> oggi un obiettivo più vicino anche per le coppie <strong>portatrici di malattie genetiche o cromosomiche</strong>. Una nuova diagnosi genetica pre-concepimento è stata infatti messa a punto da un’équipe di ricercatori romani dell’Università La Sapienza e del Laboratorio Menoma.<br />Consente di avere <strong>figli sani</strong> grazie a una selezione degli ovociti (e non degli embrioni, vietata dalla Legge 40), mettendo d’accordo etica e scienza.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDmBqDnP3ZvV2uA-vcOkg9eFQ8CiZXl9NMgTrMJsRp70ppeHIw-WcIhaYP_4Oa2h4yewEKR64gS3FsmwAurzgH0bMLwDSL68L5IhIeVfaetdBj_urfYpDNcSpJQ03rT-Rfsvb8Wz1TQIK1/s1600-h/incinta01g.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 230px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDmBqDnP3ZvV2uA-vcOkg9eFQ8CiZXl9NMgTrMJsRp70ppeHIw-WcIhaYP_4Oa2h4yewEKR64gS3FsmwAurzgH0bMLwDSL68L5IhIeVfaetdBj_urfYpDNcSpJQ03rT-Rfsvb8Wz1TQIK1/s320/incinta01g.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430619442250547138" border="0" /></a>Il test è già disponibile, tanto che a Roma è nata la prima bimba, bella e soprattutto sana. Per saperne di più ci si può rivolgere al Laboratorio Genoma, n<a href="http://www.laboratoriogenoma.eu/"><strong></strong></a>umero verde <strong>800-501651</strong></div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-46963374876070136922010-01-19T02:45:00.000-08:002010-01-19T02:50:47.672-08:00La respirazione nel parto<div style="text-align: justify;">Durante il travaglio arriva il momento in cui la futura mamma deve <b>mettere in pratica le tecniche di respirazione e rilassamento </b>apprese nel corso della gestazione.<br />All'inizio della prima fase delle doglie le contrazioni sono lievi e <b>consentono di respirare profondamente</b>.<br />Una delle funzioni più importanti dei corsi pre-parto <a href="http://www.pianetamamma.it/gravidanza/corsi-di-preparazione-al-parto.html" title="i corsi pre parto"><strong></strong></a> è proprio quella di insegnare alle future mamme, quali siano le migliori tecniche di respirazione al fine di rendere il dolore più sopportabile.<br /><div style="text-align: justify;">Alcune delle metodologie illustrate prevedono l'aiuto del partner o della persona che assiste al parto <strong></strong>anche se solitamente la donna sceglie di impiegare quelle modalità che non richiedono alcun aiuto esterno.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqLkhv12zlDodIy5XVQpyGy9aQzzN73Lg5WT4vY5ADbDRkCyBVdDkQ9MirKIaVQxNenN7_BGz1ns20g6cfmhxlDRAM17mQ4tAYvZOMmnbYnFGWn7uvpOBVUBuvaSGgOKiHd0HprVtpJfVF/s1600-h/image4.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 166px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqLkhv12zlDodIy5XVQpyGy9aQzzN73Lg5WT4vY5ADbDRkCyBVdDkQ9MirKIaVQxNenN7_BGz1ns20g6cfmhxlDRAM17mQ4tAYvZOMmnbYnFGWn7uvpOBVUBuvaSGgOKiHd0HprVtpJfVF/s320/image4.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428401244841733458" border="0" /></a>Man mano che il travaglio procede le contrazioni si intensificano e con esse anche il dolore quindi viene spontaneo accelerare il ritmo del respiro.<br /></div></div><div style="text-align: justify;">Il primo esercizio da svolgere per prendere consapevolezza del proprio corpo è quello di appoggiare le mani sulla parte inferiore della pancia cercando di <span style="font-weight: bold;">respirare il più lentamente possibile.</span><br />Bisogna inspirare in profondità, percepire le proprie narici che si dilatano filtrando l'aria per poi espirare attraverso la bocca sentendo il proprio addome gonfiarsi nell'inspirazione per poi abbassarsi nell'espirazione proprio come un'onda che prima giunge alla spiaggia e poi si ritira nuovamente nel mare.<br />Questo è senza dubbio l'esercizio migliore per sintonizzarsi con il proprio corpo ed in particolare con il proprio utero durante il <strong>travaglio</strong> e consente un buon rilassamento sin dai primi momenti.<br />Avventurandosi nelle contrazioni più forti invece si consiglia di accompagnare ognuna di essa con il respiro, nel momento in cui se ne percepisce il sopraggiungere ci si impegna in una sorta di profondo respiro di benvenuto per poi espirare piano piano.<br />Con l'allontanarsi della contrazione è importante espirare a fondo come se si stesse ripulendo il proprio corpo soffiando fuori la sensazione di dolore provata. Questa sorta di respiro di sollievo è importante perchè aiuta a rilassare il corpo tra una<br />contrazione e l'altra riposando la partoriente dopo lo sforzo appena eseguito e segnalando a chi assiste che quello è il momento migliore per comunicare con lei o per farle cambiare posizione.<br />Bisogna abituarsi a <b>concepire il respiro come naturale anche in situazioni di sforzo</b>, cercando di non opporsi al dolore ma di <b>accompagnarlo respirando profondamente</b>.<br />Quando le contrazioni raggiungeranno il proprio apice probabilmente la futura mamma sentirà la necessita di respirare con la parte alta del torace rendendo il respiro più rapido ma per forza di cose anche più superficiale per via dei brevi tempi tra una contrazione e l'altra.</div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-28018309199872294572010-01-19T02:39:00.000-08:002010-01-19T02:44:50.813-08:00Il post-parto<div style="text-align: justify;">I disturbi che si manifestano dopo la nascita del bebè sono normali e destinati a sparire in breve tempo.<br /><b>Il parto è, infatti, una grande "emozione", ma anche grande fatica per la mamma.</b> E' normale che dopo aver partorito, la donna accusi oltre a un po' di stanchezza, anche qualche piccolo disturbo.<br />Nessun allarme però, sono inconvenienti destinati a sparire in breve tempo da soli e con l'aiuto di qualche piccola accortezza. <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8s0WEJLzXqgqHbIgy0OQx2HmbJDoTcZ2SDnmhYtoCaVKJpcvxiP6UpfpCzO3D6-mCePIA8SsThiWCszc27WZ05xxQx0Dec_rlzQEGg64HjFzdpiNoerhnj7BlOiNd4YCdfQOvMtvxJ8IL/s1600-h/Depressione-post-partum-per-lui-lei_imageCenterColWidth210.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 210px; height: 171px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8s0WEJLzXqgqHbIgy0OQx2HmbJDoTcZ2SDnmhYtoCaVKJpcvxiP6UpfpCzO3D6-mCePIA8SsThiWCszc27WZ05xxQx0Dec_rlzQEGg64HjFzdpiNoerhnj7BlOiNd4YCdfQOvMtvxJ8IL/s320/Depressione-post-partum-per-lui-lei_imageCenterColWidth210.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428399972971229586" border="0" /></a></div><ul style="text-align: justify;"><li><b>Uno dei disturbi che possono manifestarsi subito dopo il parto è il mal di testa</b>. Durante la fase espulsiva, un'eccessiva tensione dei muscoli della nuca provoca la cosiddetta cefalea muscolo-tensiva, che può essere curata con l'assunzione di un analgesico. Il travaglio richiede un notevole dispendio di energie ed è normale che in questa fase l'organismo bruci il glucosio a disposizione. <b>Questo può provocare il calo ipoglicemico, che può causare anche mal di testa</b>. In questo caso basta fornire nuova energia all'organismo attraverso l'alimentazione (pane, fette biscottate, cereali).</li><li>In circa la metà dei parti viene praticata l'episiotomia, una piccola incisione del perineo che viene suturata subito dopo la nascita del piccolo. Quando viene meno la leggera anestesia effettuata prima di applicare i punti, <b>la mamma può sentire fastidio, indolenzimento e un leggero bruciore</b>. Ma tutto rientra nella norma. L'unica accortezza è quella di lavarsi usando saponi per l'igiene intima blandamente disinfettanti ed emollienti. <b>Nel giro di qualche giorno i punti non si faranno più sentire</b>.</li><li>Lo sforzo richiesto durante il travaglio affatica tutti i muscoli, quindi è normale sentirsi dopo il parto stanche e indolenzite. Chi subisce l'impegno più intenso è senza dubbio la schiena, <b>i cui muscoli possono risultare doloranti anche dopo qualche giorno di distanza dal parto</b>. </li></ul><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;">Per evitare questi disturbi, o almeno per alleviarli, preparatevi al parto con lo stretching, lo yoga o il nuoto. Queste attività <b>allenano i muscoli ad allungarsi e a sopportare trazioni e stress prolungati</b>, e inoltre abituano anche a una respirazione più regolare, utile durante le fasi del travaglio.</p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-44512428325104143072010-01-19T02:32:00.000-08:002010-01-19T02:39:02.929-08:00Lampade UVA in gravidanza<div style="text-align: justify;">Andare al mare con il pancione potrebbe essere davvero una buona idea. Alcune mamme però pensano che fare qualche <b>seduta dall'estetista per un lettino o una doccia abbronzante</b> sia indispensabile per proteggersi dal rischio di eventuali scottature durante la successiva esposizione al sole. Non c'è niente di più falso perché questa convinzione, oltre che ad essere potenzialmente dannosa, non ha però nessun fondamento scientifico.<br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">Le <b>lampade UVA</b> possono infatti favorire la comparsa del cloasma chiamato comunemente maschera gravidica caratterizzata dalla comparsa di <b>brutte macchie scure sul volto</b>. I<br />noltre a differenza degli UVA emessi dal sole, che agiscono colorando e sollecitando la produzione della melanica, <b>gli UVA della lampade artificiali</b> agiscono solo da abbronzante, non ispessiscono lo strato corneo, che è la parte più superficiale della pelle, <b>e non riducono il pericolo di scottarsi.</b><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRYLvRrqadYu-T3qF6qzy3uLss2mZd8wtbAXylUYjHymQaZn9_L_LWSYwVOKjgwVEnqcEhq0APEYWrw5xBTECy9zMF0dqAG1HqfmQ34io7jKvTu3xG-NWWlz8DC3w1cVdswOvfM1Vy2XHc/s1600-h/forma1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 184px; height: 184px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRYLvRrqadYu-T3qF6qzy3uLss2mZd8wtbAXylUYjHymQaZn9_L_LWSYwVOKjgwVEnqcEhq0APEYWrw5xBTECy9zMF0dqAG1HqfmQ34io7jKvTu3xG-NWWlz8DC3w1cVdswOvfM1Vy2XHc/s320/forma1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428398162032010770" border="0" /></a><br /></div>La lampada non ha particolari controindicazioni durante la gravidanza. Ovviamente è bene non esagerare. Rimangono tutte le precauzioni che è buona norma seguire durante l’esposizione anche quando non si è in gestazione ( adeguata protezione della cute, esposizioni non troppo prolungate, assenza di patologie cutanee e non che possono essere esacerbate con la lampada solare e nel caso di gravidanza avanzata evitare la posizione supina per evitare bruschi cali di pressione).<br />Quando invece ci si espone al sole si deve sempre usare la giusta crema protettiva. Ricordiamoci poi che non bisogna mai eccedere nell'esposizione evitando le ore più calde della giornata dalle 11:00 alle 16:00.<br />Se proprio non riuscite a rinunciare ad una tintarella "artificiale" anche in dolce attesa, cercate di rispettare alcune norme base di sicurezza.<br />Accertatevi che le apparecchiature abbiano il marchio CE esposto che ne attesta la sicurezza e non fate mai più di una seduta a settimana. Evitate le docce solari che vi obbligano a stare in piedi per lungo tempo il che potrebbe procurarvi una momentanea perdita dei sensi. </div>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-79580698938189742412010-01-12T03:38:00.000-08:002010-01-12T03:43:26.605-08:00L infertilità femminile<div align="justify">Quando ci si accorge di non riuscire ad avere un bambino, è fondamentale che la donna si rivolga a uno specialista in ginecologia o a un centro di riproduzione assistita.<br />Per la diagnosi il medico avrà bisogno di avere un quadro preciso della paziente che dovrà sottoporsi prima di tutto a un esame obiettivo manuale e successivamente a esami di tipo ormonale e ovulatorio.<br /><strong>Dopo avere definito i valori di queste indagini il medico potrà sottoporre la donna a due test: quello del muco cervicale ("mucus cervical score") e quello post-coito ("post coital test"). </strong></div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; DISPLAY: block; HEIGHT: 237px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5425816974610926114" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjkhN-nzJIXF-6YioFiGzCE65Oqh8ACDs1FNDp1OmjlsL-GEtH2XsLbtvhILJeVrluGJPa7dIGoi0uyAorl_yoCyNOj-4-Xa7gyhIrlShGLqe7PF2BLoAPhtZtk3X1z5Nbkc2L2kcJdN02/s320/trattamento_infertilita.jpg" /> <p align="justify">Il muco a metà del ciclo si dovrebbe presentare filamentoso, chiaro e abbondante. La presenza di muco scadente, durante l'esame del muco cervicale costituisce una barriera al passaggio degli spermatozoi.<br />Nel secondo test, che viene eseguito in fase ovulatoria, si possono ottenere informazioni sulla recettività del muco cervicale e sulla capacità degli spermatozoi di raggiungere e sopravvivere nel muco. Il rapporto muco/spermatozoi viene valutato attraverso la conta e la motilità degli spermatozoi presenti a livello vaginale e cervicale.<br />Durante la fase di indagine sulle ragioni della sterilità verrà anche effettuato il dosaggio di ormoni specifici: prolattina, gonadotropina e ormoni tiroidei.<br />Il medico potrà prescrivere altri esami di valutazione come l'isteroscopia, l'isterosonografia, la laparoscopia (consente la visione diretta delle ovaie, delle tube e della superficie esterna dell'utero attraverso una piccola incisione praticata nell'ombelico). Infine, la mappa cromosomica. </p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-64223431644646456132010-01-07T03:28:00.000-08:002010-01-07T03:31:20.248-08:00La placca batterica bambini<div align="justify">Se i residui di alimenti non vengono rimossi con una pulizia regolare, possono dar modo ad alcuni batteri, come lo "<strong>Streptococco mutans</strong>", di formare la "<strong>placca</strong>".<br />Questa patina si fissa soprattutto sul colletto dei denti, estendendosi poi agli spazi tra loro e ai solchi dei molari.<br />La placca batterica non ha colore, essa è quindi difficilmente visibile da un occhio inesperto.<br /></div><div align="justify">Il problema nasce dal fatto che la placca predispone alla carie e all'infezione delle gengive e comincia spesso ad accumularsi subito dopo l'inizio della dentizione.<br />E' buona regola quindi abituare al più presto il bambino alla pulizia quotidiana dei dentini.<br /></div><em><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; DISPLAY: block; HEIGHT: 228px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5423958968584894770" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg42l6fwt5G-o0F4dOOorXljIrMe1QCdVgc9QjIJXvQtZtCwqT-Os8WQyD8gQ_t8JMY84lDg_HUCg6FCgUQ6i9IqtgwEUKzmjWSdEELtmMNkEI8q2sQZiipEco7Glu1YTOMp20PLbBLNXK/s320/1241010162_I_denti_da_latte.jpg" /> <p align="justify">All' inizio dovrete lavare i denti del vostro bambino due volte al giorno, prima cosa da fare il mattino, ed ultima da fare la sera</em>.<br />Usate sempre uno spazzolino che sia stato progettato per questo scopo, che abbia una testina molto piccola e setole morbide.<br />Quando gli lavate i denti, usate lo spazzolino anche per massaggiare delicatamente le gengive. Quando vostro figlio diventerà più grande, non dovrete più spazzolare per lui i suoi denti, ma dovrete seguirlo perché inizi a sviluppare una tecnica corretta di spazzolamento. </p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-61067491485550013682010-01-07T03:23:00.000-08:002010-01-07T03:27:10.471-08:00Scottature ed ustioni<div align="justify">In casa bisogna prestare la massima attenzione per evitare che i piccoli entrino in contatto con i fornelli ed eventualmente usare le apposite protezioni per prevenire incidenti domestici e mettere in sicurezza l'ambiente in cui vive il bebé.<br />Ma come fare se il bimbo si scotta?<br />A seconda della gravità le ustioni possono essere di tre gradi:</div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; DISPLAY: block; HEIGHT: 199px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5423957870050294322" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM9V0zpn70qwmAOePNnHhkyyaLbl-Vb2cY3nTk8YmSjG19uQZPK37FOWnBOTK0ibuooiKBCmqqy4iojs0UK5NBFxucwo8S-ilIAvCHi-qH5aLczZEu35w5M-TdURPZ6HBaSPaB4YnnwGfc/s320/bambini-spiaggia-300x199.jpg" /> <ul><li><div align="justify">Se di primo grado, la pelle appare soltanto arrossata; se di secondo, la cute si arrossa e compaiono bolle o segni di erosione; in caso di ustione di terzo grado, infine, la pelle è solcata da ulcere, ovvero ustioni profonde. Per un'ustione di primo grado o di secondo grado superficiale, basta applicare una crema a base di cortisone (prescritta dal pediatra o dal dermatologo), fino alla scomparsa dell'eritema. </div></li><li><div align="justify">Se invece il problema è più grave, nei casi di ustione di secondo grado profondo o di terzo grado, è indispensabile rivolgersi allo specialista. Possono verificarsi, infatti, complicanze a livello cutaneo, perché la cute ferita dall'ustione rischia di infettarsi. Nei casi più gravi non mancano problemi a livello sistemico, con febbre e/o scompenso idro-elettrolitico, cioè il bimbo perde liquidi e sali minerali. In entrambi i casi bisogna ricoverare il piccolo in ospedale.<br /></div></li></ul>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-46186894131909030602009-12-22T03:44:00.000-08:002009-12-22T03:48:41.815-08:00Il singhiozzo<div align="justify"><strong>Il singhiozzo</strong>, nei neonati come negli adulti, è dovuto ad una brusca contrazione involontaria del diaframma, il muscolo a forma di ombrello che divide il torace dall'addome. Si tratta di un fenomeno molto frequente tra i bebè, che può apparire anche più volte nel corso della giornata.<br />Solitamente il singhiozzo si sviluppa nei momenti più concitati, ad innescarlo può contribuire ad esempio un lieve colpo di freddo o la rapida distensione delle pareti dello stomaco durante il pasto, se il piccolo ha poppato con una particolare voracità.<br />Si tratta quindi di un fenomeno frequente e che in genere non desta grosse preoccupazioni, ma se si verifica con eccessiva frequenza è il caso di sentire il parere di un pediatra.<br /><em>Se si verifica più di due volte al giorno, allora potrebbe non più ritenersi fisiologico: il parere di un esperto ci aiuterà a capire la natura del problema</em>. </div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 222px; DISPLAY: block; HEIGHT: 320px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418026055467621202" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihsl47u39oCmp38L85BJwIuD3pj45d0RH1t1K6aDJrY763AWHPLngYgm2gaSaPtsMyX144xJmJFaCULDbeHuOHvR-GFRFD0PaW9kN7YeapUneUwFxGgnWA9FrCVnzyzTHmjGb_EihGhj1w/s320/parentsfr-thumb.gif" /> <p align="justify">Anche i bimbi nervosi, soggetti a crisi di pianto hanno spesso il singhiozzo: durante il pianto, infatti, vengono ingurgitate grandi quantità d'aria.<br /><strong>Se il singhiozzo non passa in 20 minuti si può dare al piccolo qualche goccia di acqua oligominerale con un cucchiaino; oppure provocare uno starnuto magari solletticargli il nasino (lo starnuto fa distendere il diaframma) senza mai tappargli le narici (efficace con gli adulti, può innervosire invece un neonato).</strong><br /><strong>Un altro modo per fargli passare il singhiozzo può essere quello di attaccarlo al seno</strong>: la deglutizione infatti stimola il diaframma a contrarsi, ripristinando la condizione normale. Altri metodi 'dolci' consistono nel fargli un massaggio alla schiena tenendolo in posizione verticale, oppure a pancia in su sulle ginocchia e cullarlo con dolcezza. </p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1808700910856545510.post-74883598186152367852009-10-28T08:25:00.000-07:002009-10-28T08:34:11.263-07:00Il cesareo<div align="justify">A parte condizioni specifiche (presentazione podalica, placenta previa, distacco di placenta, prolasso di funicolo, necessità di estrarre prematuramente un feto perché non cresce più, varie malattie materne di diversa gravità), oggi una donna va incontro più frequentemente al parto cesareo in tre situazioni:<br /></div><ul><li><div align="justify">la dilatazione del collo uterino non procede come dovrebbe (distocia cervicale) </div></li><li><div align="justify">la progressione della testa fetale non avviene correttamente (sproporzione feto-pelvica)</div></li><li><div align="justify">il battito del bambino registrato con il monitoraggio non è soddisfacente (sofferenza fetale) </div></li></ul><div align="justify"><br /></div><p align="justify">L’intervento di taglio cesareo è ormai una tecnica standardizzata<br />Fino alla fine degli anni '80 il taglio cesareo veniva effettuato solitamente in anestesia generale. Con questa tecnica di anestesia la paziente, restando sveglia e cosciente durante l'intervento, può partecipare con consapevolezza alla nascita del suo bambino.<br />Attualmente la frequenza dei tagli cesarei in Italia, in rapporto al totale dei parti, si attesta su cifre varianti intorno al 35% in rapida crescita rispetto allo scorso decennio.<br /></p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 321px; DISPLAY: block; HEIGHT: 255px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5397673796465475154" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlh5MSgxA6v2iOy3_63TShR5BdP1cSltJ6iH-1htiz5MHm1GhIdkDO8RucFX1tPGI_Cq4F2Yc9Totq3TitnoEhFCC8THkB0T2HqiHVxPQJEn09sz60GmaR-WhKuJddVqTNA1AArajLWDW0/s320/46259.jpg" /> <p align="justify">Anche dopo un parto cesareo è importante che vi alziate precocemente, già a partire dal giorno successivo all’intervento, con l’aiuto di un’infermiera o di un familiare. All’inizio vi sentirete un po’ limitate nei movimenti, camminare vi farò male, ma pian piano tutto si normalizzerà, non bisogna scoraggiarsi. Prima vi muoverete e prima sarete completamente autonome. È importante che non vi sentiate limitate per l’avvio dell’allattamento: fin dalle prime ore dalla nascita, infatti, è possibile attaccare al seno il vostro bambino, anche in posizione sdraiata. Nei primi giorni non riuscirete magari a sollevarlo dalla culla ma potrete comunque cullarlo e coccolarlo.<br />Sarà necessario qualche giorno perché la funzione intestinale si regolarizzi completamente. Talvolta, inoltre, si manifesta meteorismo, che provoca distensione della parete addominale, per cui la ferita “tira” e può risultare piuttosto fastidioso. Anche gli eccessi di tosse possono essere fastidiosi, ma dovete cercare di non pensarci e di concentrarvi sugli aspetti più belli e appaganti del momento speciale che state vivendo e che vi aspetta. </p>Francesca83http://www.blogger.com/profile/03156335893287908821noreply@blogger.com0