Si sa, il latte di mamma è l'alimento migliore per il neonato. Ma anche chi non ha la possibilità di nutrire al seno il suo bambino può fare risorso ad una vasta scelta di latti artificiali ottenuti da quello vaccino, che viene trattato con procedimenti che rendono la sua composizione più vicino possibile a quello dell'alimento materno.Meglio invece non dare ai piccoli il comune latte vaccino (latte di mucca pastorizzato) prima del compimento dell'anno di vita. Le ragioni di questa accortezza, raccomandata sia dai nutrizionisti sia dagli allergologi, sono tante:
- Ha una componente molto diversa. Le femmine di ogni specie di mammiferi producono latte con la composizione più adatta a sostenere la crescita dei propri piccoli. Il latte umane contiene proteine, grassi e sali minerali in concentrazione ottimale per nutrire un bambino nei suoi primi mesi di vita; il latte vaccino, invece, è adatto a sostenere lo sviluppo di un vitellino, che ha una velocità di crescita ben superiore a quella di un bebè e di conseguenza il suo apporto di proteine è molto più elevato rispetto al altte umano
- Un apporto proteico eccessivo per il bimbo può provocare un sovraccarico di lavoro per i glomeruli renali, le strutture microscopiche del rene che hanno il compito di filtrare il sangue, per estrarne le sostanze tossiche da espellere con l'urina.
- Un'alimentazione troppo ricca di grassi insaturi nei primi mesi di vita può favorire l'insorgere di obesità e ipertensione nel corso della vita adulta
- Un eccessiva quota di sali minerali favorisce la disidratazione
- Il latte vaccino contiene ferro non facilmente digeribile e in dosi insufficienti
- Se il latte vaccino viene introdotto nell'alimentazione del bambino prima dell'anno di vita c'è il rischio che il piccolo sviluppi un'anemia sideropenica dovuta appunto ad una carenza di ferro.
- Il latte vaccino può provocare qualche allergia alle proteine in esso contenute. Quindi sono a rischio i bambini con genitori che soffrono a loro volta di allergie
- L'allergia al latte vaccino può manifestarsi con una grande varietà di sintomi,: dermatite atopica, orticaio, disturbi gastrointestinali, coliche notturne, e raramente tosse
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