Per alcuni sono un vezzo, per altri un piccolo inestetismo. In ogni caso, i nei, qualche pensiero lo procurano, soprattutto se li vediamo sulla pelle dei nostri bambini.
Ma che cosa sono i nei?
La parola neo significa "impronta materna". Ma nel linguaggio comune, indica le "macchie scure"localizzate sulla cute, presenti sin dalla nascita o acquisite nel corso della vita. In realtà, il termine scientifico designa una lesione causata da una malformazione di alcune cellule che costituiscono i tessuti cutanei. La formazione di nei è legata ad una predisposizione genetica, quindi è facile che chi ha un genitore con tantio nei ne veda comparire anche sulla propria pelle.
Con quale frequenza è bene controllarli?
A meno che non vi siano nei congeniti di dimensioni rilevanti, una prima visita dermatologica può essere programmata in età scolare, per poi effettuare un controllo ogni 3 anni. Prima di questa data, sarà il pediatra ad indirizzare eventualmente il bimbo dal dermatologo se nota una macchiolina sospetta.
In età adulta, invece, la cute e i nei devono essere controllati una volta all'anno.
Va detto infatti che il melanoma, il tumore maligno dei melanociti è una patologia che interessa prevalentemente l'adulto:sotto i 15-18 anni è estremamente raro e per lo più insorge su nei giganti.
E' importante , inoltre che durante la visita vengano controllati non solo i nei, ma tutta la pelle: è accertato, infatti che il melanoma si sviluppa nel 60% dei casi da un neo preesistente, ma nel 40% dei casi si forma da cute sana.
Quando un neo deve insospettire?
In linea generale , un neo, deve preoccupare , e quindi indurre a rivolgersi ad un dermatologo, quando presenta caratteristiche che possono essere riassunte nell'acronimo ABCDE:
A= asimmetria. Se dividiamo idealmente il neo a metà, le due parti dovrebbero essere simmetriche fra loro
B= bordi irregolari. I contorni di un neo di solito sono regolari
C= Colore non uniforme. Ogni neo ha un suo colore caratteristico, a seconda del tipo clinico cui appartiene: meglio farsi controllare se il colore cambia nel tempo o vi sono più colori su uno stesso neo
D= dimensione. Se un neo ha dimensioni superiori a 6 millimetri di diametro o è cresciuto in pochi mesi, deve essere tenutio sotto controllo
E= evoluzione. E' forse il parametro più importante: deve insospettire un neo che subisce qualunque modificazione , di colore, dimensioni, forma, nel giro di breve tempo o se comincia a sanguinare o a dare prurito
Va ribadito ,però, che nell'infanzia i nei crescono inevitabilmente, quindi queste regole non vanno intese in senso stretto
Ma che cosa sono i nei?
La parola neo significa "impronta materna". Ma nel linguaggio comune, indica le "macchie scure"localizzate sulla cute, presenti sin dalla nascita o acquisite nel corso della vita. In realtà, il termine scientifico designa una lesione causata da una malformazione di alcune cellule che costituiscono i tessuti cutanei. La formazione di nei è legata ad una predisposizione genetica, quindi è facile che chi ha un genitore con tantio nei ne veda comparire anche sulla propria pelle.
Con quale frequenza è bene controllarli?
A meno che non vi siano nei congeniti di dimensioni rilevanti, una prima visita dermatologica può essere programmata in età scolare, per poi effettuare un controllo ogni 3 anni. Prima di questa data, sarà il pediatra ad indirizzare eventualmente il bimbo dal dermatologo se nota una macchiolina sospetta.
In età adulta, invece, la cute e i nei devono essere controllati una volta all'anno.
Va detto infatti che il melanoma, il tumore maligno dei melanociti è una patologia che interessa prevalentemente l'adulto:sotto i 15-18 anni è estremamente raro e per lo più insorge su nei giganti.
E' importante , inoltre che durante la visita vengano controllati non solo i nei, ma tutta la pelle: è accertato, infatti che il melanoma si sviluppa nel 60% dei casi da un neo preesistente, ma nel 40% dei casi si forma da cute sana.
Quando un neo deve insospettire?
In linea generale , un neo, deve preoccupare , e quindi indurre a rivolgersi ad un dermatologo, quando presenta caratteristiche che possono essere riassunte nell'acronimo ABCDE:
A= asimmetria. Se dividiamo idealmente il neo a metà, le due parti dovrebbero essere simmetriche fra loro
B= bordi irregolari. I contorni di un neo di solito sono regolari
C= Colore non uniforme. Ogni neo ha un suo colore caratteristico, a seconda del tipo clinico cui appartiene: meglio farsi controllare se il colore cambia nel tempo o vi sono più colori su uno stesso neo
D= dimensione. Se un neo ha dimensioni superiori a 6 millimetri di diametro o è cresciuto in pochi mesi, deve essere tenutio sotto controllo
E= evoluzione. E' forse il parametro più importante: deve insospettire un neo che subisce qualunque modificazione , di colore, dimensioni, forma, nel giro di breve tempo o se comincia a sanguinare o a dare prurito
Va ribadito ,però, che nell'infanzia i nei crescono inevitabilmente, quindi queste regole non vanno intese in senso stretto