La nuova sensibilità per le necessità della partoriente e del nascituro, hanno pemesso di sviluppare questa metodologia che ha trovato origine dalle esperienze del medico russo Igor Tjarkowskij. Oggi il parto in acqua è una pratica consolidata in molti ospedali europei.
- L'acqua ha il grande potere di alleggerire il peso del corpo, permettendo così alla donna di muoversi con maggiore facilità per scegliere la posizione che preferisce.
- L'immersione nel liquido tiepido produce effetti benefici anche sul dolore, perchè favorisce ed aumenta la produzione di endorfine, sostanze naturali che hanno un potere analgesico.
- Inoltre rilassa la muscolatura: le tensioni del corpo si sciolgono, la dilatazione dell'utero viene favorita ed i tempi del travaglio si accorciano (secondo le statistiche i parti in acqua durano 30- 40 minuti in meno degli altri). Grazie a quaesti effetti naturali, sono pochissime le mamme che chiedono un antidolorifico per sopportare meglio le contrazioni.
- Un altro vantaggio rilevante è la riduzione delle episiotomie: nelle donne che partoriscono in acqua non è quasi mai necessario praticare il taglietto tra la vagina e l'ano, effettuato per evitare la lacerazione dei tessuti. L'acqua calda favorisce infatti una maggiore irrorazione sanguinea dei genitali e per questo motivo le lacerazioni sono rare anche in chi è al primo parto.
- Le vasche utilizzate negli ospedali sono abbastanza grandi per consentire alla donna di muoversi e di accogliere un altra persona, per esempio il padre, se lo desidera.
- La temperatura dell'acqua è intorno ai 37 gradi e rimane costante per tutta la durata del travaglio e del parto. L'immersione deve avvenire nella fase di travaglio attivo, cioè quando la dilatazione dell'utero è di 3-4 centimetri. Alcune mamme, decise fin dall'inizio a vivere questa esperienza, quando entrano nella vasca si sentono a disagio; altre , che non l'hanno programmato se ne sentono attratte. Allo stesso modo ci sono donne che vivono bene sia il travaglio sia il parto, altre che si sentono più sicure a far nascere il loro piccolo all'asciutto. Comunque viene sempre garantita la massima libertà: la donna è libera di uscire dalla vasca in qualsiasi momento, di entrare di nuovo se lo desidera, di alternare momenti in acqua e altri sulla sedia o sul lettino.
- Il neonato in questo modo risente meno del trauma del parto, in quanto il liquido caldo icorda l'ambiente familiare intrauterino, e attenua luci, colori e rumori. L'ambiente è quindi rallentato e più dolce rispetto alla nascita in sala parto ed è per questo che di solito i piccoli che vengono alla luce in acqua non piangono subito