- nei cereali,
- nel lievito di birra,
- nel fegato,
- nelle foglie (da cui l'attributo "folico")
- negli spinaci.
- nei broccoli
- nei fagioli
- nell'insalta
- nei piselli
- nelle lenticchie
- nel pane
- negli agrumi
- nelle banane
- nei datteri
- nei meloni
Dopo essere stato assorbito a livello intestinale, l'acido folico viene attivato dal fegato, che lo trasforma in acido folinico, lo distribuisce ai vari tessuti o, eventualmente, lo deposita come riserva.
E' molto importante per l’organismo, in particolare durante il periodo della gravidanza. Nel periodo dell’attesa infatti, il fabbisogno di questa vitamina aumenta notevolmente per tutelare la salute del bimbo e per questo motivo è consigliata una sua assimilazione costante e in misura sufficiente per il benessere di mamma e bebè.
Negli ultimi decenni, l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale.
La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta fortemente il rischio di malformazione del feto, in particolare di difetti del tubo neurale (DTN) associati a spina bifida o anencefalia. Sembra inoltre, che questa vitamina contribuisca a prevenire anche dei difetti di: labbro, palato, cuore, reni e arti.
Consumare quotidianamente una buona quantità di frutta e verdura è senza dubbio una buona abitudine, ma per aiutare l'embrione a svilupparsi regolarmente è necessario un apporto aggiuntivo, che può essere introdotto in due modi:
- assumere ogni giorno un prodotto farmaceutico che lo contenga, previo il consenso e l'indicazione del medico
- consumare alimenti addizionati con acido folico, specifici per le mamme in gravidanza (da poco in commercio anche in Italia).
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