C'è chi ne fa anche sette, quando ne basterebbero tre. Nella convinzione che un ecografia in più possa dare maggiori garanzie sulla salute del bambino in arrivo.
Ma non è così: con gli ultrasuoni la probabilità di scoprire eventuali malformazioni prima della nascita è, in media, il 45% circa.
Insomma con le ecografie non si può prevedere tutto. E neanche considerare una sentenza definitiva quel che spesso si rivela soltanto un dubbio. Dopo trent'anni dalla sua introduzione, è emerso che l'unica ecografia che si è rivelata valida come esame di screening è quella delle 20 settimane.
A partre dagli anni 80, l'ecografia ha davvero rivoluzionato l'ostetricia: finalmente il feto è diventato visibile. Un'emozione ormai irrinunciabile per mamme e papà.
Il protocollo del ministero prevede però solo 3 ecografie:
- Primo Trimestre: si effettua intorno alla dodicesima settimana e serve a datare la gravidanza, stabilire il numero di embrioni, e rilevare eventuali patologie ovariche e uterine (come fibromi o cisti).
- Secondo Trimestre: si efefttua tra la ventesima e ventiduesima settimana e viene chiamata "morfologica" perchè esamina la corretta anatomia fetale. Negli Usa si fa solo questa.
- Terzo Trimestre: si esegue alla trentaduesima settimana per controllare il buon accrescimento ed il benessere fetale in vista del parto . E può essere sostituita da una puntuale e progressiva misurazione esterna della crescita dell'utero
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