Quando era piccolo , ti veniva spontaneo spalmargli la crema dopo ogni bagnetto o cambio del pannolino. ERa un appuntamento fisso in cui, al piacere delle coccole, univi un gesto fondamentale per la salute della sua pelle, che proteggevi da irritazioni e screpolature. Poi tuo figlio è cresciuto e la crema è sparita dalla mensola del bagno. La usi solo in casi particolari, nelle giornate fredde e ventose o dopo il corso di nuoto in piscina. E' un errore, perchè non bisognerebbe mai smettere di idratare la pelle dei bambini, almeno fino all'adolescenza. Anche quando appare morbida, luminosa e senza irritazioni. Ci vogliono diversi anni , infatti, prima che la sua struttura diventi simile a quella degli adulti e quindi ha bisogno di una protezione costante. Non solo, fino a 10 anni, la produzione delle ghiandole sebacee, che formano la barriera lipidica, è assente. E anche il sistema immunitario delle cellule cuteanee deve ancora maturare ed è meno efficiente nel combattere le aggressioni esterne.Per alcuni bambini, poi, la crema è l'unica arma per prevenire le dermatiti. Quando la pelle si trova in una situazione pre-atopica, cioè con tendenza e desquamarsi, è indispensabile un prodotto specifico, prescritto dal dermatologo,a base di ceramidi e siliconi. Sono sostanze che creano un film in grado di impermeabilizzare la cute ed evitare così ulteriori perdite d'acqua. In tutti gli altri casi si può ricorrere ai normali idratanti, tenendo conto, però di alcune avvertenze secondo l'età:
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