venerdì 14 novembre 2008

Lo svezzamento

Lo svezzamento è il periodo in cui il bambino smette di prendere il latte e comincia ad assumere cibi solidi. E'anche il momento in cui inizia la delicata fase di distacco psicologico dalla figura materna, e i primi, importantissimi, passi verso l'autonomia.
"Bere" e "mangiare" assumono una valenza molto significativa nel processo di sviluppo emotivo del bambino. Il passaggio dal latte materno ai cibi solidi è un'avventura piacevole e al tempo stesso faticosa: può svolgersi senza problemi o subire qualche intoppo.
I tempi in cui dovrai iniziare lo svezzamento del tuo piccolo li stabilirà il pediatra , ti informiamo solo che per disposizione del Ministero della Sanità e dell'Unione Europea, lo svezzamento è raccomandato a partire dal sesto mese compiuto in poi e mai prima.
Questo è un momento molto importante sia per te che per il bambino. Quello che ti consigliamo è quindi la gradualità, la pazienza e l'ottimismo.
Solitamente i pediatri consigliano di iniziare a merenda con qualche assaggio di frutta grattugiata od omogeneizzata, tipo mela e pera per abituarlo ad una consistenza diversa da quella del latte. Generalmente poi i bimbi gradiscono la frutta anche per il gusto dolce.
Sei tu che devi guidare il tuo piccolo di fase in fase verso la sua alimentazione da adulto cercando di variare i gusti e i sapori e di fargli provare sempre nuovi alimenti, l'importante è che le preparazioni siano semplici e effettuate con metodi naturali, utilizzando pochi grassi.
Cerca di scoprire subito se il tuo bambino soffre di particolari allergie o intolleranze a certi cibi: eviterai molti problemi e complicazioni.
Le regole generali per un corretto svezzamento sono:
  • per iniziare lo svezzamento il bambino deve stare bene;
  • seguire le indicazioni del medico e non introdurre nuovi alimenti senza il suo parere;
  • se rifiuta un alimento è meglio non insistere ma riprovare nei giorni successivi;
  • introdurre un alimento per volta (aspettare qualche giorno prima di inserirne uno nuovo).
  • Questo permetterà di individuare facilmente eventuali allergie;
  • iniziare con piccole quantità da aumentare lentamente;
  • non aggiungere sale nell’intento di rendere più appetibile il cibo;
  • usare solo gli alimenti consigliati dal medico per educare il bambino a gusti diversi sfruttando i principi nutritivi propri dei vari cibi.

Al fine di prevenire la comparsa di allergie alimentari, soprattutto nei figli di genitori che soffrono di problemi allergici, è opportuno evitare una introduzione precoce (prima dei 7-8 mesi) nella dieta di alcuni alimenti, quali latte vaccino, uovo, pesce, pomodoro.
Alcuni consigli pratici:

  • il brodo di carne non offre vantaggi rispetto al brodo di verdure in quanto le proteine della carne sono contenute nel muscolo e non nel brodo di cottura (dove si ritrovano grassi e sali minerali);
  • i legumi (lenticchie, fagioli, ceci, piselli) costituiscono un ottimo alimento, ricchi di proteine di origine vegetale di elevata capacità nutrizionale;
  • le verdure vanno inizialmente passate, ma dopo 1-2 mesi dall’inizio dello svezzamento, frullate a pezzettini di circa 1 mm, per mantenere un buon apporto di fibre, indispensabili al buon funzionamento dell’intestino. Il frullato va poi fatto depositare per circa 10 minuti per eliminare l’aria prodotta con il frullatore.

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