martedì 16 marzo 2010

Controlli al seno

Per la salute la parola magica è prevenzione!!! Specialmente noi donne non dobbiamo dimenticarlo…
Un bel seno florido è uno dei principali simboli di femminilità. Il decolté va curato dai segni del tempo e da eventuali problemi di salute. Non dimentichiamoci, oltre ai trattamenti estetici, di fare controlli periodici per verificare che non si siano creati noduli, di qualunque natura, o cisti. Spesso per imbarazzo o per semplice mancanza di tempo ci dimentichiamo di tenere sotto controllo la salute del nostro corpo.
E’ invece fondamentale, specialmente per la prevenzione del cancro al seno, fare controlli periodici.Conviene essere adeguatamente informati ed affidarsi ad uno Specialista del campo.
Bisogna inoltre ricordare sempre che da una malattia curata in tempo si può guarire.
  • 20 ANNI: Questo periodo della donna è caratterizzato da un’eccessiva produzione di estrogeni. La situazione ormonale può essere causa di fisiologica tensione mammaria in fase premestruale.Non è necessario, in assenza di patologia, effettuare alcun controllo specialistico, ad eccezione dei casi di provata ereditarietà o significativa familiarità. In questi casi sarà lo Specialista di fiducia a suggerire la frequenza dei controlli, che devono comunque consistere di esame clinico ed ecografia.
  • 30 ANNI: La ghiandola mammaria è ancora molto sensibile alle stimolazioni ormonali. La sintomatologia è quindi caratterizzata ancora da tensione mammaria in fase premestruale, benché alle volte si possano registrare cambiamenti sia nell'intensità del dolore sia nella durata. Annualmente è corretto eseguire un controllo composto da esame clinico ed ecografico. La frequenza dei controlli resta comunque a discrezione dello Specialista, che deciderà in base alla complessità del quadro e alla familiarità della Paziente.
  • 40 ANNI: Con il passare degli anni tende percentualmente a ridursi la sensibilità della ghiandola mammaria alle stimolazioni ormonali ed è per questo che in genere si riduce la sensazione di tensione mammaria e di dolore che caratterizzano il periodo premestruale. Diversa è chiaramente la situazione in caso di assunzione di pillola anticoncezionale o di displasia fibrocistica accertata. È consigliabile eseguire controlli annuali composti da esame clinico e mammografia. È a discrezione dello Specialista che esegue la mammografia effettuare o richiedere l'integrazione con esame ecografico e stabilirne la frequenza (in assenza di situazioni considerate a rischio il controllo mammografico è annuale, mentre quello ecografico può essere semestrale).
  • 50 ANNI: È sempre meno frequente una risposta della ghiandola mammaria alle stimolazioni ormonali. Inoltre, bisogna sempre tener presente che possono irradiarsi al seno dolori che provengono dalla colonna cervico-dorsale e dalle spalle. La sintomatologia mammaria può essere diversa nelle donne che assumono terapia ormonale sostitutiva, che devono essere pertanto adeguatamente seguite. La frequenza dei controlli è sempre annuale, tranne che per pazienti specificatamente a rischio (ereditarietà, familiarità, terapia ormonale sostitutiva) o per quadri mammari particolarmente complessi.

Il papilloma Virus

Il papilloma virus è una delle cause più frequenti del tumore all'utero. Oggi però sono disponibili test che permettono di individuarne per tempo la presenza. Di recente, inoltre, sono stati messi a punto due nuovi vaccini.Proprio le campagne organizzate in occasione dell'introduzione in Italia del vaccino per il papilloma virus hanno richiamato l'attenzione sul tumore al collo dell'utero. Questa malattia negli ultimi anni, grazie alla diffusione del pap test, ha ridotto la sua incidenza nei paesi industrializzati, ma costituisce ancora una fonte di pericolo molto forte per la salute delle donne.La presenza del papilloma virus nella mucosa della cervice uterina è stata riscontrata nel 95% dei casi di tumore al collo dell'utero. Gli esperti oggi concordano sul meccanismo che dall'infezione può portare all'insorgenza del tumore: se non viene eliminato dal sistema immunitario, il papilloma virus può col tempo favorire lo sviluppo del tumore.L’Italia è il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazione pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale che può essere causa di infezioni genitali femminili e, a lunga distanza, anche del tumore della cervice uterina, malattia che causa ogni anno circa mille morti.Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili, la vaccinazione contro l'HPV è sicura, ben tollerata e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di tumore alla cervice uterina.
L’utilizzo del vaccino comunque affianca ma non sostituisce lo screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e del tumore.
A partire dal mese di marzo 2008, la campagna di offerta del vaccino attiva e gratuita sarà rivolta alle ragazze dagli 11 ai 12 in modo uniforme in tutto il territorio italiano (a partire da quelle nate nel 1997), e negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione.
Per favorire la diffusione in tutto il Paese della vaccinazione pubblica contro il carcinoma della cervice uterina, nella Finanziaria 2008 sono stati stanziati 30 milioni di euro come contributo aggiuntivo alle risorse già previste nell’ambito dei fondi per l’assistenza farmaceutica. Altri 40 milioni di euro sono stati reperiti dai capitoli di bilancio del Ministero della Salute.
A fine aprile tutte le regioni hanno disposto i calendari per la somministrazione dei vaccini contro il virus HPV, le famiglie possono rivolgersi alle proprie ASL per informazioni sulle modalità di effettuazione
Quali sono i sintomi del Virus Papilloma?

Il Virus Papilloma può causare verruche con molte caratteristiche differenti. Esse possono apparire piccole o grandi, piatte o in rilievo, singole o multiple; qualche volta le verruche non sono persino visibili. I più comuni posti per rilevare le verruche sono fuori della vagina, sul pene, e attorno all'ano. Nelle donne il Virus Papilloma può portare allo sviluppo di verrucche dentro la vagina e anche sulla cervice, In circa metà dei casi, le persone infette con il Virus Papilloma non hanno nessuna verruca.