mercoledì 18 febbraio 2009

Test ovulazione

Quando una donna decide che è il momento giusto per provare ad avere un bambino è molto utile che riesca a individuare i giorni fertili per avere maggiori probabilità di rimanere incinta in breve tempo. Per sapere quali sono i giorni “giusti” in relazione al proprio ciclo è importante prima di tutto conoscere bene i ritmi del proprio corpo: esso manda infatti dei “segnali” che possiamo cogliere con una certa facilità.
Ma come funzionano i meccanismi della fertilità?
Durante il ciclo mensile entrano in funzione alcuni ormoni responsabili di una serie di modificazioni dell’apparato riproduttivo femminile; la presenza di questi ormoni determina l’alternanza tra giorni fertili, in cui è possibile restare incinte, e periodi in cui al contrario la fecondazione non può avvenire. Il periodo fertile coincide con l’ovulazione che avviene in genere verso la metà del ciclo: i giorni in cui il grado di fertilità risulta molto alto sono i 2/3 che precedono l’ovulazione per cui in una donna con un ciclo mensile regolare di 28 giorni il periodo più fecondo è quello che va all’incirca dal 10° al 17° giorno.
I test di ovulazione, affidabili fino al 99%, consentono di individuare nella donna i due giorni più fertili del ciclo e quindi il momento in cui le probabilità di rimanere incinta risultano maggiori.
test segnalano il picco dell’LH, un ormone sempre presente nell’urina, che subisce un innalzamento del livello 24/36 ore prima che si verifichi l’ovulazione.
Nella confezione del test si trovano degli stick sigillati monouso: se ne apre uno, si toglie il cappuccio protettivo, si pone sotto il flusso di urina per qualche secondo (o se si preferisce si raccoglie l’urina in un contenitore asciutto e si immerge lo stick per circa venti secondi), si ripone il cappuccio e si legge il responso tra i tre e i dieci minuti successivi.
Risultati letti oltre 10 minuti dopo il contatto con l’urina non risultano più significativi.