mercoledì 1 luglio 2009

I primi denti

L’epoca di eruzione dei denti inizia verso il 6° mese, ma esiste un’ampia variabilità da caso a caso: alcuni hanno 1-2 dentini già alla nascita, altri iniziano dopo l’anno.
Già a partire dal 3° mese aumenta la salivazione (il bambino “sbava”) ma non c’è alcun rapporto con l’inizio della dentizione.
Normalmente erompono per primi i 2 incisivi centrali inferiori, poi i 4 incisivi superiori, poi gli altri 2 incisivi inferiori, poi i primi molari, i canini ed infine i secondi molari. Ma questa non è una regola valida per tutti.
In coincidenza con l’eruzione dei denti possono comparire alcuni problemi.
I sintomi che annunciano l'uscita dei primi dentini:
  • Salivazione. Si parla di salivazione, quando questa si presenta in quantità maggiori rispetto al solito. Questo è dovuto per via delle mucose gengivali che si preparano ad accogliere i dentini. In questo caso, per una corretta igiene occorre asciugare sempre gli sbavamenti del piccolo e cambiare spesso la foderina del cuscino, oltre al bavaglino. Questo eviterà irritazioni alla bocca e al mento del neonato.
  • Mordere. Se i dentini stanno per nascere, noterete anche che il vostro bimbo avrà voglia di mordere, proprio per alleviare il prurito delle gengive, che si preparano ad accogliere i dentini
  • Gengive gonfie. Se oltre all'abbondante salivazione, si notano le gengive gonfie, vuol dire che il dentino sta per spuntare. Le gengive infatti, vengono spinte dal dentino che vuole uscire e di conseguenza si gonfiano e si irritano. Come prevenzione, l'unico consiglio è quello di non offrire al bimbo alimenti troppo caldi che alimenterebbero ancora di più, l'irritazione.
  • Diarrea. Molti pediatri non sono d'accordo nell'associare la diarrea con la dentizione. Il culetto irritato può essere dovuto per esempio anche ad allergie alimentari, o qualche virus o altro ancora. In caso di diarrea, se avete dei dubbi consultate il pediatra. L'arrossamento del culetto si placa, lavandolo con acqua fredda, tamponando con una salvietta per asciugarlo ed infine mettendo abbondante crema all'ossido di zinco. Cambiare spesso il bimbo e procedere nuovamente come sopra descritto. Nel giro di 24 ore o al massimo 48, il culetto tornerà privo di irritazioni e la diarrea tenderà a scomparire. Ricordatevi che in caso di diarrea, in generale, occorre offrire al bimbo sali minerali per reintegrare i liquidi che perde.
  • Febbre. Anche la febbre può essere un sintomo che annuncia la dentizione, ma come nel caso della diarrea, i pediatri non la pensano così. Per maggior sicurezza, alla comparsa della febbre, soprattutto se alta, consultate il medico. Se si tratta di diarrea dovuta alla dentizione, la febbre dovrebbe durare poco, uno o due giorni al massimo.

I dentini vanno curati anche se sono quelli da latte da un bravo dentista esperto in problemi pediatrici.

martedì 30 giugno 2009

Il bagnetto del neonato

Il bagno è una operazione di grande importanza per il neonato: esso rappresenta una occasione di contatto, di dialogo fra mamma e bambino. Per tale motivo è importante dedicare al bagnetto tutto il tempo e l'attenzione di cui si dispone, approfittando per parlare e giocare con il bambino, facendogli sentire la propria presenza.
Se è possibile, il bagno va fatto tutti i giorni, ricordando che il neonato non è affatto "fragile" ed è praticamente impossibile procurargli delle lesioni nel corso delle normali cure.
  • Quando fare il bagnetto? Dopo la caduta del moncone ombelicale.
  • E prima? Utilizzare un latte detergente o un olio da passare con un batuffolo di cotone sul corpo senza risciacquare (A- DERMA bagno all’avena, OIL - triderm, ecc.)
  • Come si fa il bagnetto? È bene utilizzare una vasca piccola, ben lavata e disinfettata. L’acqua deve avere una temperatura intorno a 35° C e vi si può sciogliere un pò di bicarbonato , amido, bagnoschiuma per bambini che non irriti gli occhi (Vitadermina).
  • E per i capelli? Quando i capelli sono corti, la testa va lavata come il resto del corpo (Shampoo extra delicato DUCRAY, Restiva OIL, Avalon detergente ecc.)
  • Dove si fa il bagnetto? La stanza da bagno è l’ambiente ideale in quanto essendo più piccolo delle altre camere si presta meglio ad essere riscaldato. La stufetta, eventualmente, andrebbe usata in un’altra stanza, dove il bambino viene portato per essere asciugato bene e rivestito
  • In che momento della giornata?Il momento migliore per il bagno è quello che precede l'ultimo o il penultimo pasto, cioè verso le 20 o le 22, a seconda delle abitudini familiari. Questo perché è il momento della giornata in cui di solito si è meno affaccendati: non ci sono pulizie della casa, la cena è già stata consumata ed in genere non si ricevono visite o telefonate che potrebbero distrarre in un momento che in realtà richiede tutta l'attenzione possibile. Inoltre il papà può prendervi parte attivamente.

lunedì 29 giugno 2009

Le vacanze dei Bambini

Portare un bambino in viaggio richiede molte attenzioni: i piccoli infatti sono più suscettibili degli adulti alle malattie infettive e ai traumi e difficilmente seguono spontaneamente le norme di igiene alimentare.
Ecco i principali rischi del bambino in viaggio e i consigli per affrontarli:
  • Viaggi aerei. Meglio evitarli nelle prime sei settimane di vita. Se durante l’atterraggio si verificano otalgie, invitate il bambino a sbadigliare, deglutire o masticare un chewing gum. Portate nel bagaglio a mano cibi e bevande adatti all’età del bimbo: la bassa umidità della cabina può provocare secchezza alla bocca.
  • Raggi ultravioletti. Proteggetelo con creme ad altissima protezione, applicandole più volte durante la giornata, copritegli la testa con un cappello e fategli indossare abiti freschi, in fibre naturali e di colore chiaro. Nelle ore più luminose fategli indossare occhiali da sole.
  • Punture di insetti. Le malattie trasmesse da punture di insetti sono numerosissime: malaria, febbre gialla, borreliosi, encefalite da zecche, dengue, ecc. Le misure da adottare sono: abbigliamento adatto, zanzariere, aria condizionata, repellenti cutanei e insetticidi.
  • Diarrea del viaggiatore. I bambini sono ad alto rischio, perché vanno facilmente incontro a disidratazione. Pertanto fate attenzione alla prevenzione, ponendo una particolare cura al lavaggio delle mani, ai cibi e all’acqua consumati dal bambino. Preparatevi ad affrontare situazioni di emergenza, disponendo di soluzioni reidratanti orali contenenti sali e glucosio. Una soluzione artigianale può essere preparata con un cucchiaio di sale da cucina, 4 cucchiai di zucchero, un cucchiaino di bicarbonato, un cucchiaino di cloruro di potassio e un litro d’acqua potabile. Se si presenta vomito evitate il cibo fino alla scomparsa del sintomo (12 ore) e somministrate liquidi a cucchiaini. Antibiotici e antidiarroici sono controindicati, quindi rivolgetevi al medico.
  • Vaccinazioni. Assicuratevi in tempo di aver effettuato tutte le vaccinazioni, per dar modo all’organismo di produrre anticorpi. È necessario che siano completati i cicli vaccinali di base (antipolio, antidifte-tetanica, antipertossica, antimorbillo, parotite-rosolia, antiepatite B).