lunedì 24 novembre 2008

Il congedo per maternità

Per "congedo di maternità" si intende l'astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice
la madre lavoratrice dipendente ha diritto ad astenersi dal lavoro 2 mesi prima la data presunta del parto e 3 mesi dopo il parto.
flessibilità del congedo.
La lavoratrice può scegliere di posticipare l'inizio del congedo di maternità astenendosi dal lavoro 1 mese prima della data presunta del parto e 4 mesi dopo il parto.
Infatti dal marzo del 2000 è possibile scegliere tra 2 opzioni:
  • Scelta 1
    2 mesi prima del parto
    3 mesi dopo il parto
  • Scelta 2 (flessibile)
    1 mese prima del parto
    4 mesi dopo il parto, con la possibilità, quindi, di lavorare fino all'ottavo mese di gravidanza e prolungare, per il tempo restante, l'astensione post partum (1 mese ante e 4 post).
A chi spetta:
  • Alle lavoratrici dipendenti (anche alle lavoratrici agricole, alle lavoratrici a domicilio, alle colf e alle badanti);
  • Alle lavoratrici iscritte alla Gestione separata, che non siano titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali e che versino, dal 1° gennaio 2008, l'aliquota del 24,72%;
  • Alle lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, imprenditrici agricole a titolo principale, artigiane e commercianti).
  • Al padre, lavoratore, in alternativa alla madre lavoratrice in casi particolari (decesso o grave malattia della madre, abbandono ecc.).
La prestazione economica è pagata dall’Inps (per le lavoratrici dipendenti è anticipata dal datore di lavoro) e è pari all’80% della retribuzione media giornaliera o del reddito in caso di lavoro autonomo. I contratti collettivi nazionali di lavoro, in genere, garantiscono l’intera retribuzione, impegnando il datore di lavoro a pagare la differenza. L’indennità viene corrisposta alle lavoratrici per il periodo di congedo per maternità o anche per interruzione di gravidanza dopo il 180° giorno dall’inizio della gestazione.
La lavoratrice, prima dell'inizio del congedo di maternità, e in ogni caso entro il 7° mese di gestazione, deve presentare al datore di lavoro e all'Inps, apposita domanda corredata dal certificato medico attestante il mese di gestazione e la data presunta del parto.